Si aggrava di ora in ora il bilancio del sisma che ha colpito la zona dell’Himalaya.
Sono almeno 45 le persone morte nel forte terremoto di magnitudo 6.8 che ha colpito ieri l’area della catena himalayana compresa tra India, Nepal e Tibet. Lo hanno riferito oggi i media locali, precisando che, solo con il passare delle ore, sta emergendo la reale entità della devastazione.
Molte aree nello stato nord orientale indiano del Sikkim restano, tuttavia, ancora ancora isolate a causa di frane che hanno bloccato le principali arterie montane.
I feriti sarebbero un centinaio, mentre un numero imprecisato di persone sono ancora intrappolate sotto le macerie. I media indiani riportano anche 50 soldati indiani dispersi durante le operazioni di soccorso, rese difficili dalla forte pioggia caduta ieri sera.
Piogge e frane stanno ostacolando la ricerca di superstiti del terremoto e le nubi pesanti hanno impedito per ore agli elicotteri di levarsi per raggiungere la regione più colpita, lo Stato nord-orientale indiano del Sikkim.
L’epicentro del sisma e’ stato localizzato sulla frontiera tra il Sikkim e il Nepal, un’area di difficile accesso e con una popolazione molto sparsa. Sul posto sono stati inviati diversi battaglioni dell’esercito, che hanno soccorso finora 300 persone, tra cui 25 turisti, alcuni dei quali stranieri. Il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora ed gli ultimi dati valutano in 40 il numero dei morti.
Secondo l’agenzia di stampa Pti, nello stato indiano del Sikkim sono morte 19 persone, cinque nel West Bengala, sette in Nepal e sette nel vicino Tibet. Oltre un centinaio di persone sono state ferite, ma la maggior parte dei villaggi deve ancora essere raggiunta e si teme che ci possano essere altre vittime o persone intrappolare sotto le macerie. La fonte riferisce che e’ stato ritrovato il convoglio militare di 50 soccorritori che risultava disperso nella notte su una strada del Sikkim bloccata da una grossa frana.
Nelle zone terremotate, dove continua il maltempo che rallenta i soccorsi, sono stati inviati 5 mila soldati, mentre gli elicotteri stanno sorvolando i villaggi alla ricerca di superstiti. Da stamattina inoltre sono stati ristabilite le comunicazioni di telefonia cellulare e anche l’elettricita’ nella capoluogo di Ganktok, punto nevralgico per i soccorsi destinati alle vallate a nord, vicine all’epicentro del sisma di magnitudo 6.8 che e’ stato avvertito in tutta l’India settentrionale costringendo molte persone a passare la notte fuori casa per paura di altre scosse di assestamento.
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