Blocchi stradali, auto bruciate, giornalisti aggrediti, Carabinieri derisi: la Val Susa ha vissuto oggi un’altra lunga giornata di scontri e di tensioni nella lunga storia della lotta per fermare il supertreno Torino-Lione.
Ma mai la protesta era durata cosi’ a lungo e mai il blocco dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia, che l’attraversa per intera, era durato cosi’ tanto (oltre 53 ore). Alla fine le barricate dei No Tav sull’autostrada, allo svincolo di Chianocco, sono state rimosse da una ruspa seguita da centinaia di agenti delle forze dell’ordine in assetto antisommossa.
Oggi non ci sono state le scene da guerriglia urbana della scorsa estate: la maggior parte dei manifestanti si e’ allontanata e ha lasciato l’autostrada senza opporre resistenza; qualche decina, con il viso coperto, ha dato fuoco agli pneumatici; altri hanno lanciato sassi oggetti vari verso gi poliziotti; altri ancora si sono seduti per terra e sono stati spostati di peso dalla Polizia.
Dopo 53 ore, insomma, si avvicina per la valle il momento del ripristino della legalita’, senza scontri violenti, ma sicuramente in un clima di forte tensione.
La preoccupazione e’ cominciata nella notte, quando qualcuno ha dato fuoco a tre automobili di manifestanti No Tav, parcheggiate a qualche centinaia di metri dalle barricate di Chionocco. Ed e’ proseguita nella mattinata quando una troupe dell’agenzia televisiva H24, che sta seguendo la vicenda per Corriere Tv, e’ stata aggredita da un gruppo di manifestanti e un operatore colpito con un pugno. La troupe e’ la stessa che ieri ha registrato il video del manifestante che provoca il Carabiniere e la sua aggressione e’ stata solo uno dei momenti di tensione fra No Tav e giornalisti. Anche una troupe del TgCom e’ stata aggredita e numerosi giornalisti e fotografi sono stati minacciati e invitati, anche molto bruscamente ad allontanarsi.
Anche oggi la protesta e’ uscita dalla Valle, con il blocco della tangenziale di Torino e delle stazioni di Ivrea e Bussoleno e domani arrivera’ a Roma, dove il Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, incontrera’ il presidente della Regione, Roberto Cota, il sindaco di Torino, Piero Fassino, e il presidente della Provincia, Antonio Saitta.
‘Penso che con il dialogo si possano risolvere molti problemi’ ma ‘su certe cose sono per una fermezza assoluta’, ha detto oggi il responsabile del Viminale, indicando una linea che ha riscosso il plauso anche del ministro dei Trasporti francese, Thierry Mariani (‘Fa bene l’Italia a non piegarsi davanti a una minoranza’. Una linea condivisa da gran parte delle forze politiche italiane; dalla Lega (che con Bossi dice Maroni ‘se Torino vuol sopravvivere la Tav va fatta’) al Pd (per Bersani ‘la discussione deve proseguire non su se ma su come’).
Dall’ospedale di Torino, intanto, arrivano segnali di speranza per Luca Abba’, il leader No Tav caduto lunedi’ mattina da un traliccio dell’alta tensione sul quale era salito per protestare contro l’ampliamento del cantiere di Chiomonte. I medici lo mantengono ancora in stato di coma farmacologico ma – hanno detto oggi – il giovane reagisce e, in un quadro di situazione stazionaria, c’e’ qualche lieve segno di miglioramento.
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