Vedere donne incinte in pubblico non e’ solo "immorale", ma e’ anche "antiestetico": le parole dette in tv dal pensatore sufista Omer Tugrul Inancer, in una Turchia gia’ surriscaldata da due mesi di rivolta dei giovani contro la "deriva autoritaria e islamica" del premier, Recep Tayyip Erdogan, hanno avuto l’effetto di un cerino acceso in una pineta.
Parlando alla tv pubblica Trt1, il noto pensatore islamico ha spiegato che e’ "immorale" per le donne con il pancione esporsi allo sguardo del pubblico. "Far squillare le trombe per annunciare che si e’ incinte e’ contro la nostra civilta’. Non dovrebbero andare in giro per la strada con quelle pance. Oltrettutto e’ anche antiestetico" ha detto. "Dopo 7-8 mesi di gravidanza le future madri dovrebbero uscire con i mariti in macchina, per andare a prendere un po’ d’aria fresca. E farlo nelle ore serali. E invece le vediamo tutte in televisione. E’ sgradevole. Non e’ realismo, e’ immoralita’". Il presentatore del programma lo ha ringraziato per le sue parole con un "Dio la ascolti", rileva Hurriyet online.
Sulle reti sociali si e’ subito scatenata la protesta del "popolo laico". ‘#Omer Tugrul Inancer’ in breve e’ diventato un "trending topic". E’ stata proposta fra l’altro una concentrazione di protesta sulla Istiklal Avenue di Istanbul, accanto a Taksim, con un cuscino sotto le magliette, per solidarieta’ con le donne incinte. L’opposizione e’ partita lancia in resta contro questo nuovo segnale della "islamizzazione rampante" della Turchia sotto Erdogan. "Devono smetterla di prendersela con le donne in questo Paese. Se potessero, regolamenterebbero anche l’aria che le donne respirano", ha tuonato il socialdemocratico Aylin Nazliaka. "Inancer dice che e’ sgradevole vedere donne incinte per strada. Ma non e’ sgradevole invece sentire il premier dire che devono avere almeno tre figli?", ha protestato il nazionalista laico Mehmet Oktay, che ha anche accusato la Trt di essere diventata un organo di propaganda del governo islamico. Il premier ha chiesto piu’ volte alle donne turche di avere almeno tre figli per garantire la crescita del Paese, scagliandosi anche contro l’aborto e i parti cesarei. La Direzione degli affari religiosi (Dynet) guidata dal Gran Mufti, ha cercato di calmare la polemica ma non e’ sicuro che ci sia riuscita. "La religione non prevede l’isolamento delle donne, ne’ delle donne incinte" ha chiarito. "Anzi, essere madre e’ dono di Dio". "Tuttavia, ha aggiunto, le donne incinte dovrebbero stare piu’ attente a come si vestono, tutte le donne dovrebbero", in particolare "non indossando vestiti che mostrino le pance e il fondoschiena".
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