"Rispettiamo la decisione del presidente Pietro Grasso. Ma sulle riforme resta ancora un ostruzionismo pesante, dei 72 milioni di emendamenti di Calderoli ne restano 380 mila", "Salvini ha detto che la riforma non è importante e che dobbiamo occuparci d’altro. Bene, faccia una telefonata a Calderoli e glielo spieghi: così ci aiuta a voltare pagina". Lo afferma Lorenzo Guerini, vicesegretario del Partito democratico, in una intervista al Corriere della Sera, nella quale sottolinea che in ogni caso "si è stabilito insieme che il sì finale alla riforma sia il 13 ottobre. Credo che durante il percorso in Aula si debbano cercare soluzioni nell’attuazione delle disposizioni del regolamento".
Sull’altro snodo importante, l’ammissibilità degli emendamenti all’articolo 2, sottolinea: "Nel Pd, come sapete, si è raggiunta un’intesa sul tema. Si è deciso di coinvolgere i cittadini nella scelta dei nuovi senatori. E il presidente Grasso ha sempre auspicato che si trovasse un’intesa, prima della sua decisione. Ora l’intesa c’è". E conclude: "Lavoreremo con tempestività per approvare la nuova legge ordinaria che traduca i principi inseriti in Costituzione. Certo, non è pensabile mandare le Regioni al voto nel 2018 prima della loro scadenza naturale".
IL TWEET "Un altro buongiorno. +325mila posti di lavoro in agosto su anno. Disoccupazione sotto il 12%. #italiariparte con #JobsAct". Lo afferma Lorenzo Guerini, vicesegretario del PD, commentando su Twitter i dati Istat.
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