“L’Italicum è un sistema elettorale che può portare a derive autoritarie”. A dirlo, adesso, è Silvio Berlusconi, che sta facendo virare Forza Italia verso l’opposizione dopo lo smacco per l’elezione di Mattarella. Un vero peccato non averlo capito prima, perché ora Renzi alla Camera può farlo approvare facilmente insieme ad altre pasticciate riforme costituzionali, mentre al Senato – dove i numeri non c’erano – fu proprio FI a salvare il governo.
Un capovolgimento di fronte che – almeno per coerenza – dovrebbe far ammettere al Cavaliere come Fitto avesse proprio ragione quando chiedeva di star lontani dal Patto del Nazareno, invece c’è odore di epurazione per il giovane leader pugliese.
Va intanto sottolineato il riavvicinamento politico tra Forza Italia e Lega che potrebbe portare ad un riassestamento generale e positivo del centro-destra, anche se oggi Salvini corre e Berlusconi zoppica.
Mi piacerebbe però che proprio Salvini “imponesse” a Berlusconi un’agenda di lavoro seria lasciando perdere ogni demagogia per puntare su un vero, profondo, corretto decentramento dello Stato contro un governo che in questi ultimi tempi sta invece di nuovo fagocitando le autonomie locali. Una linea profondamente sbagliata, non solo perché si va a decidere in luoghi sempre più lontani dai cittadini, ma perché l’esperienza insegna che il nostro Paese non può essere gestito, in molte materie, in modo univoco.
Occorre responsabilizzare, semplificare e decentrare a tutti i livelli perché più si accentra più tutto si fa grigio. Piuttosto, visto gli sperperi regionali, i trasferimenti siano calcolati su costi standard e con spese amministrative, politiche e generali che non superino un tetto prefissato.
Se poi Renzi vuol davvero riformare lo stato lavori per cancellare le regioni a statuto speciale (fonte endemica di sprechi) e accorpi le stesse regioni, cosa che invece non si vuol fare. Quando lo diceva la Lega non andava bene, adesso a sostenerlo è perfino Chiamparino, proconsole PD e governatore del Piemonte. Forse un ripensamento del governo sarebbe doveroso invece proprio ieri, alla Camera, è stato bocciato un emendamento in questo senso proposto da opposizioni, NCD e perfino parte del PD. Peccato!
*ex deputato PdL, già sindaco di Verbania
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