Intorno alle 14.30 prende il via a Montecitorio, nell’auletta dei gruppi, la riunione tra i deputati del Pd e il premier Matteo Renzi sulle riforme. Il capo del governo e leader Pd è deciso: “Non consentiremo a nessuno di bloccare il percorso della riforma costituzionale. Non mi sono fatto ricattare da Berlusconi sul Quirinale, non mi farò ricattare da Beppe Grillo sulle riforme". Ai suoi, l’ex sindaco di Firenze avrebbe spiegato che il Pd unito manda "fuori di testa" gli avversari, sulle riforme il partito deve fare come per il Colle. "A che punto è il nostro paese? È a un bivio. Il Pd unito ha mandato fuori di testa molta gente, il loro disegno non è cambiare l’Italia, ma rallentare nostro percorso. Nei giorni scorsi – ha aggiunto – abbiamo scoperto un’alchimia tra noi. Ci possiamo fidare uno dell’altro". “Il punto centrale e’ che ce l’hanno con noi e la nostra responsabilità", dice Matteo Renzi ai deputati Pd. "C’e’ un derby tra il Pd, che vuole cambiare l’Italia, e chi vuole difendere le proprie rendite di posizione", aggiunge, “da anni la politica non fa le riforme. Noi ascoltiamo tutti, ma non ci facciamo ricattare da nessuno. Avanti”.
"Noi sabato chiudiamo con l’ultimo voto e basta. Lasciamo sempre aperta la porta ma non accettiamo ricatti. Se le opposizioni” non partecipano al voto sul ddl Riforme "è un problema loro, non nostro". "Se esiste spazio per dialogo bene, altrimenti andiamo avanti da soli".
Su Twitter: “La riforma sarà sottoposta a referendum. Vedremo se la gente starà con noi o con il comitato del no guidato da Brunetta, Salvini e Grillo".
Alle 19.30 è convocata una nuova assemblea dei deputati del Pd con Matteo Renzi. Al centro della riunione che si svolgera’ alla Camera, ovviamente, la riforma della Costituzione.
Discussione su questo articolo