Nell’Italia del magna magna, delle spese pazze, delle opere inutili, ma necessarie per compensare gli amici, dei bonus di migliaia di euro elargiti come se fossero bruscolini, dei rimborsi, dei vitalizi maturati in pochi mesi di lavoro che si sommano ad altri vitalizi, succede anche che un ragazzo palestinese, extracomunitario, affetto da una grave patologia cardiaca, per la quale si è reso necessario un intervento urgente, non può essere operato in quanto l’azienda ospedaliera chiede che prima venga saldato il costo dell’operazione di 21 mila euro.
La Regione Marche sul caso ha fatto orecchie da mercante, rispondendo che l’unica possibilità per avere un contributo era fare domanda per accedere alla somma messa a disposizione per gli extracomunitari, ma l’iter sarebbe stato alquanto lungo. Pertanto non è rimasto altro che ricorrere alla solita sottoscrizione, nella quale gli italiani sono soliti essere generosi.
Il ragazzo il 23 ottobre è stato operato con esito positivo. A questo punto c’è da porsi una domanda: la Regione Marche quanti euro in bonus elargisce ai propri dirigenti che già usufruiscono di ottimi stipendi e rimborsi vari? Giova far notare che nel mese di giugno ultimo scorso la procura della Repubblica di Ancona ha messo sotto indagine oltre 60 consiglieri regionali che avrebbero utilizzato soldi pubblici per ben oltre 500 mila euro per pranzi, trasferte, rimborsi benzina, senza mai presentare scontrini o ricevute. Ritengo che vergognarsi sia il minimo che si possa fare.
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