"Il Comites di Santo Domingo, di cui anch’io ho fatto parte, ha cercato per anni, e non senza fatica, di lavorare per una comunità italiana più unita, più compatta, più garantita. Non so fino a che punto ci sia riuscito, so però che tanti sono stati gli sforzi per raggiungere l’obiettivo. Oggi, che si avvicina la chiusura dell’Ambasciata d’Italia e che il Comites locale è stato cancellato, per noi italiani residenti nella Repubblica Dominicana assume grande importanza il Comites di Panama. Infatti, proprio dall’Ambasciata d’Italia a Panama dipenderanno i connazionali dell’isola caraibica. È anche per questo che ho scelto di candidarmi alle elezioni del Comites, per rappresentare a Panama gli italiani della RD. Lo ribadisco ancora una volta: cerco il vostro consenso, cari amici, per essere la vostra voce a Panama e il vostro ponte immaginario fra il Paese del Centro America e la Repubblica Dominicana". Così Paolo Dussich, imprenditore italiano residente a Santo Domingo e candidato al Comites di Panama.
"Con la lista Ctim stiamo tutti lavorando per cercare di fare crescere il nostro progetto e fare capire agli italiani della nostra ripartizione consolare quale sia la nostra visione politica e sociale. Stiamo ascoltando le persone, una per una, siamo in contatto con i connazionali sui social e sul territorio. Non ci stanchiamo di ripetere loro che oggi come mai è necessario fare squadra. Non si creda al canto delle sirene, a chi per anni a Santo Domingo è stato chiuso nei suoi palazzi, nei suoi salotti autoreferenziali, e ora invece promette la luna nel pozzo. Stiano pur tranquilli, certi signori: gli italiani della RD – sottolinea Dussich – non sono ingenui. Sanno riconoscere chi per anni ha girato l’isola, ha fatto proselitismo, ha creato una squadra, e capiscono la differenza fra chi si è rimboccato le maniche e ha lavorato per loro nell’associazionismo e chi invece lo ha fatto comodamente seduto su una poltrona di una multinazionale oppure all’interno di istituzioni o associazioni che dovrebbero essere di tutti ma che invece servono solo gli interessi di qualcuno. Basta. È ora di dire le cose come stanno. E noi non ci fermeremo. Continueremo a martellare, a comunicare, a farci sentire con forza. Abbiamo raccolto la sfida del Comites e non abbiamo paura di dire la verità, anche se scomoda. Col passare del tempo – conclude l’esponente della lista Ctim – spiegheremo ai connazionali, agli elettori, non solo quali siano le nostre proposte – che comunque abbiamo già lanciato in rete -, ma saremo pronti a smascherare chiunque racconterà frottole agli italiani. Il Ctim c’è, si muove e non si fermerà".
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