Fare la spesa costa meno: ma se il carrello del supermercato è meno caro, è anche più leggero. Gli italiani comprano di meno. E’ l’effetto della crisi che ha tagliato gli acquisti di prodotti alimentari degli italiani in quantita’ di quasi un punto percentuale. Coldiretti, nel commentare i dati Istat sull’inflazione a luglio, sottolinea come nel primo semestre 2012 si sia verificato un calo dello 0,7 per cento in quantita’ negli acquisti domestici di prodotti alimentari secondo l’Ismea. "Ad avere un segno negativo sono stati gli acquisti in quantita’ di carne, pesce, latte, frutta e anche vino mentre crescono solo quelli dei derivati dei cereali come pane e pasta. Le imprese agricole pagano un conto salato per la crisi con crolli dei prezzi riconosciuti alla produzione che vanno dal 27 per cento per l’olio di oliva al 10 per cento per il latte, nel mese di luglio rispetto allo scorso anno", elenca l’associazione dei coltivatori. "Dinanzi a tale situazione diventa necessario – conclude Coldiretti – scongiurare il rischio del previsto aumento dell’Iva dal 21 al 23 per cento che costerebbe agli italiani oltre un miliardo solo per le spese alimentari, con effetti ulteriormente depressivi sui consumi a tavola".
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