Dopo la sconfitta, puntuale arriva la resa dei conti. Per l’Italia dei valori, rimasta fuori dal parlamento dopo la fallimentare alleanza con la sinistra radicale di Rivoluzione civile, il duello finale tra le fazioni interne e’ fissato per sabato prossimo a Roma, all’esecutivo nazionale. Il parlamentino del partito dovra’ votare una proposta di sciogliere il partito e formarne uno nuovo. Una proposta sostenuta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e avversata dal fondatore Antonio Di Pietro e da buona parte degli eletti e della base.
I ‘rottamatori’ dell’Idv (guidati guarda caso da un sindaco) vogliono far saltare il congresso gia’ fissato dal 28 al 30 giugno e far eleggere attraverso primarie un’assemblea costituente, che fondi un nuovo partito. Con Orlando, ci sono l’ex capogruppo al Senato, Felice Belisario, e il capogruppo alla Regione Abruzzo e commissario straordinario del partito in Lazio, Carlo Costantini. Per il sindaco di Palermo, il congresso finirebbe per essere dominato dai ‘signori delle tessere’ che hanno portato l’Idv alla rovina e non riuscirebbe a rinnovare nulla. Meglio quindi azzerare tutto e ripartire dagli elettori, che attraverso le primarie dovrebbero scegliere una classe dirigente nuova, che dovrebbe poi formare un partito nuovo. Questa posizione aveva avuto la meglio all’ufficio di presidenza del 26 marzo scorso. Orlando e i suoi erano riusciti a far approvare un documento che chiedeva all’esecutivo nazionale di annullare il congresso e indire le primarie. Il presidente-fondatore Di Pietro si era trovato isolato da una iniziativa a lui contraria, e aveva finito per astenersi. Dopo pero’, si e’ preso la rivincita. Dagli eletti nel parlamento europeo e negli enti locali e dai militanti e’ salito un coro di ‘no’ allo scioglimento. Tanto e’ vero che, come osserva ironico Costantini, ‘ora sembra che siamo rimasti in tre, Orlando, Belisario ed io, a sostenere quel documento’.
Sabato prossimo (6 aprile) l’esecutivo nazionale dovra’ pronunciarsi sulla proposta di scioglimento. E quello sara’ il momento della resa dei conti. L’ex deputato siciliano Ignazio Messina, uno dei principali nemici dello scioglimento, dice: ‘Speriamo che si decida di continuare il percorso dell’Italia dei valori, con un rinnovamento del partito, per rilanciare l’unita’ del centrosinistra, la foto di Vasto. Se la decisione non sara’ unitaria, ognuno decidera’ che strada prendere. Di sicuro, dopo il 6 aprile ci sara’ una linea chiara dell’Idv, politica e organizzativa’.
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