Il senatore Gal Vincenzo D’Anna, in una intervista al Tempo, spiega le ragioni che lo hanno spinto ad aggregarsi al gruppo dei verdiniani: "E’ un gruppo che lascia Forza Italia perché da anni contesta l’inadeguatezza dell’attuale classe dirigente, del cerchio magico, dei maggiordomi di cui si circonda Berlusconi. Lasciamo un centrodestra appannaggio del duo Salvini-Berlusconi e appoggiato dalla Meloni su basi lepeniste. Noi, invece, diamo la disponibilità a votare provvedimenti come quello sulla scuola o il Jobs Act che portino a una riforma liberale dello Stato”.
Poi assicura: “Non faremo la stampella sic et simpliciter. Le anticipo che, così come non ho votato la riforma del Senato in passato, continuerò a non votarla se resterà nella forma attuale". Poi lancia un appello a Fitto: "Vuol rimanere nelle macerie del centrodestra dove troverà sempre la strada sbarrata. Invece dovrebbe venire con noi: nessuno cerca strapuntini o vuole entrare in maggioranza, ma non si capisce perché chi si professa liberale non dovrebbe sostenere l’azione liberale di Renzi. E poi c’è un’altra questione di cui nessuno, ipocritamente, parla. Se il premier si impuntasse e dicesse alla sua maggioranza ‘o così o si vota’, cosa farebbe Raffaele Fitto? E’ il primo – trovandosi ancora a metà del guado – ad aver bisogno di tempo. Finirebbe col chiedere segretamente a qualcuno dei suoi di sostenere il governo, per non far finire la legislatura. Non è meglio giocare a carte scoperte e andare a vedere quali sono le reali intenzioni riformatrici di Renzi? Tutto questo, però, deve avvenire a una condizione. La prospettiva dev’essere il partito della Nazione, io non potrei mai andare con i veterocomunisti alla D’Alema. Ma se nel Pd dovesse crearsi una scissione, è il caso di pensare a una futura aggregazione di centrosinistra che stia al centro della scena, tra altri partiti alla sua destra e alla sua sinistra. Magari è un ragionamento ambizioso, ma altrimenti cosa ci resta? Manteniamo la coda a Salvini e subiamo le bizze senili di Berlusconi? O speriamo che Salvini diventi un liberale?".
"In Forza Italia – conclude D’Anna – ci sono tanti colleghi ancora timorosi, ma le posso assicurare che quasi tutti, fatta eccezione per i fedelissimi, sono profondamente scontenti. Magari, leggendo queste parole, avranno uno slancio", "facciamola nascere questa Terza Repubblica".
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