I leader della Ue, che si riuniranno a Bruxelles il 28 e il 29 giugno, approveranno un appello per ‘ulteriori misure mirate a sostenere la crescita e il lavoro in Europa e a promuovere il finanziamento dell’economia nel breve e medio termine’. E’ quanto si legge in una bozza delle conclusioni del summit, che l’Ansa ha potuto visionare, ancora soggetta a modifiche. La discussione tra i 27 mettera’ a punto ‘l’agenda per la crescita’ delineata nel consiglio di maggio, con gli strumenti dei project bond, la ricapitalizzazione della Bei, investimenti mirati (e il loro eventuale scorporo dal computo del deficit) e un migliore uso dei fondi strutturali.
La politica economica e’ il primo tema dell’agenda del vertice, che si annuncia cruciale per ridisegnare la ‘governance economica’ della Ue e completare l’integrazione monetaria con piu’ unione finanziaria e politica.
‘C’e’ la necessita’ di avere piu’ tasselli specifici attorno ad un’integrazione bancaria e fiscale piu’ forte’, si legge nel testo. ‘Gli sviluppi recenti hanno dimostrato il bisogno di portare l’Unione monetaria (Emu) ad uno stadio superiore’.
Al vertice sara’ presentato un rapporto per creare un’Unione bancaria della Ue, al quale sta lavorando un ‘quartetto’ di presidenti: Herman van Rompuy (Consiglio); Jose’ Manuel Barroso (Commissione); Mario Draghi (Bce); Jean-Claude Juncker (Eurogruppo). Il rapporto coprira’ questioni come una piu’ integrata supervisione bancaria e uno schema comune per una garanzia europea sui depositi. I leader dovranno anche approvare le raccomandazioni che la Commissione Ue ha rivolto il 30 maggio scorso ai singoli stati membri. Sette quelle rivolte all’Italia, tra cui la riforma del mercato del lavoro, la lotta all’evasione fiscale e lo sviluppo delle liberalizzazioni, oltre al risanamento dei conti pubblici.
Al secondo posto nell’agenda del Vertice ci sono le prospettive economiche e finanziarie della Ue 2014-2020: la presidenza del Consiglio presentera’ una proposta su un migliore utilizzo del bilancio comunitario per creare crescita.
Tra gli altri temi, i leader si dovranno pronunciare sulla riforma dell’area di libera circolazione Schengen, oggetto di forti tensioni con l’Europarlamento.
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