Centinaia di ‘indignati’ d’America assediano il Chantilly Westfield Marriott Hotel, un mega-albergo in Virginia, a due passi da Washington, dove si apre la convention annuale della Bilderberg, una sorta di club dei potenti della terra, le cui riunioni sono da sempre supersegrete. Al grido di ‘Occupy Bilderberg’, tanti militanti anti-finanza sono tenuti a notevole distanza da un servizio di Polizia particolarmente rigido. Alcuni agenti hanno gia’ fatto sapere a un reporter del Washington Times che se tenta di avvicinarsi all’edificio, per lui scattano subito le manette. Come capita da sempre, l’agenda della riunione e’ assolutamente top secret, cosi’ come la lista dei suoi invitati.
Si sa che l’anno scorso, al meeting organizzato in Svizzera, presero parte il presidente di Google, Eric Schmidt, il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick, l’allora presidente della Bce, Jean Claude Trichet e il ministro delle finanze Greco, George Papaconstaninou. L’organizzazione prende il nome dall’albergo olandese in cui si tenne il primo di questi summit, nel lontano 1954. Ovviamente, da anni, si crede che alle riunioni di questo gruppo di ultra potenti si decidano le sorti del mondo, politiche ed economiche. Del resto, il clima di segretezza imposto dai vertici di Bilderberg ha ovviamente alimentato le voci piu’ disparate. Ed e’ ovvio che a sei mesi dal voto per la Casa Bianca, in tanti pensano che questa sorte di Spectre mondiale fara’ di tutto per decidere chi sara’ il prossimo presidente degli Stati Uniti. Ma per capire da che parte sta la grande finanza americana, non c’e’ bisogno di svelare chissa’ quale contenuto di riunioni segrete: basta scorrere i nomi dei maggiori sponsor di Mitt Romney e di chi ha deciso di spendere un miliardo di dollari pur di cacciare Barack Obama dalla palazzina liberty di 1600 Pennsylvania Ave.
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