Il Movimento Associativo Italiani all’Estero ha contribuito a risolvere, nelle scorse ore, anche grazie all’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, il caso di un connazionale che, ricattato da una donna dominicana, era stato da lei denunciato; all’italiano era stato dunque sequestrato il passaporto e così gli era impossibile tornare in Italia.
Andrea Ciccocioppo, fratello dell’italiano oggetto del tentativo di estorsione, ha deciso quindi di scrivere all’On. Ricardo Merlo, presidente del MAIE, chiedendo aiuto. Nel messaggio, che ItaliaChiamaItalia ha potuto visionare, si legge fra l’altro: "mio fratello Davide è stato denunciato da una donna dominicana per maltrattamenti (ovviamente è un pretesto per spillare soldi). Gli hanno sequestrato il passaporto ed attualmente mio fratello si trova davanti al magistrato di Boca Chica per esser giudicato. Mio fratello non ha mai avuto problemi con la legge, è incensurato in Italia, figuriamoci se maltratta una donna dominicana a Santo Domingo".
Merlo non ha perso tempo ed ha trasmesso tutto alla locale ambasciata italiana, che era già a conoscenza del caso, ma forse non si era ancora attivata come avrebbe dovuto. Dopo l’interessamento dell’eletto all’estero, la sede diplomatica risponde al deputato: "Gentile On. Merlo, La informiamo che la vicenda del signor Davide Ciccocioppo è stata seguita da questa Ambasciata sin dall’inizio. Sabato, 14 dicembre, abbiamo provveduto all’emissione di un documento di viaggio a favore del connazionale, al fine di agevolare la sua partenza per l’Italia la sera stessa".
Grande la soddisfazione del fratello di Davide, che in un’altra mail ringrazia il presidente del MAIE: "Gent.mo Dott. Merlo, il suo interessamento è stato decisivo. Le confermo che la vicenda che ha visto coinvolto mio fratello, frutto di un eccesso di ingenuità ma soprattutto della dilagante corruzione presente nella zona di Boca Chica, si è risolta positivamente".
Abbiamo voluto raccontare questa storia emblematica a conferma dell’utilità di una rappresentanza per così dire "politica" che faccia da tramite nella soluzione di situazioni sfavorevoli per i nostri connazionali. L’esito positivo rappresenta senza dubbio un successo del Movimento Associativo Italiani all’Estero, pronto a intervenire ogni volta che un italiano all’estero abbia bisogno, ovunque sia.
"Anche nella Repubblica Dominicana – commenta Ricky Filosa, Coordinatore del MAIE in Centro America -, il MAIE è presente e si fa sentire. Avere una squadra targata MAIE anche in questa zona del mondo è una garanzia di sicurezza per la comunità italiana qui residente. Il presidente Merlo è sempre disponibile a darsi da fare per risolvere i casi di cui viene a conoscenza. Nel vuoto che c’è, a livello di associazionismo e politica italiana, nella RD, il MAIE rappresenta ormai l’unico vero punto di riferimento per i connazionali residenti nell’isola caraibica".
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