Maurizio Landini, segretario della Fiom, è molto attivo politicamente – e mediaticamente – nell’ultimo periodo. Secondo Matteo Renzi, alla base dell’azione del leader dei metalmeccanici della Cgil ci sarebbe un "disegno politico". Ma Landini non ci sta e commenta: “Mi sono rotto un po’ le scatole, perché questo è un modo un po’ furbesco di non voler fare i conti con quello che stiamo dicendo ed è un tentativo di denigrare e strumentalizzare quello che stiamo dicendo. Noi siamo un sindacato: Renzi deve farsene una ragione. Le caricature le faccia a qualcun altro se se le lascia fare". Ancora: “come sindacato abbiamo un consenso e una rappresentanza, vogliamo avere la stessa dignità che hanno le imprese".
"Il governo – ha sottolineato Landini – non può parlare solo con Confindustria e con le imprese, ma deve farlo anche con coloro che tengono in piedi le imprese e fanno girare questo Paese, cioè i lavoratori e le lavoratrici".
Bacchettate al presidente del Consiglio arrivano anche da Nichi Vendola, leader Sel, che commenta gli attacchi del premier alla presidente della Camera, Laura Boldrini: "Non credo che Renzi possa dare lezione sui perimetri istituzionali, perche’ lui gioca nel suo campo e gioca nel campo degli altri. E’ uno di quelli che ha indotto il parlamento in una condizione servile e che pensa che tutti quelli che provano a rimettere al centro la dignita’ della funzione legislativa disturbano il manovratore”.
"Credo che ogni qualvolta Laura Boldrini compie, come e’ suo dovere, questa opera di salvaguardia di valori fondamentali della nostra democrazia – ha detto Vendola – noi la sosterremo. E naturalmente, la tecnica veramente insopportabile, melmosa che viene adoperata nei confronti della Boldrini, e di tutti quelli che non si mettono sull’attenti di fronte a questo sovrano e’ di dire: ecco fanno politica, perche’ – ha continuato – viviamo in un curioso paese in cui l’unico abilitato a fare politica e’ appunto lui, il sovrano che non vuole nessun disturbo. Francamente – conclude Vendola – la democrazia e’ un’altra cosa".
Discussione su questo articolo