"La sinistra dem non rema contro, direi che è tempo di finirla con questa storia di gufi e agguati al premier. La prima è una sciocchezza, la seconda una canagliata. Renzi ha vinto il congresso e deve guidare il Pd, ma questo voto rende giustizia alla battaglia di molti tra noi per correggere la delega lavoro, le riforme di Costituzione e legge elettorale, la buona scuola. Dovrebbe esser chiaro che quello era anche il modo per non spezzare il legame con una parte di società". Lo afferma Gianni Cuperlo, leader di Sinistra dem, in una intervista a Repubblica.
In vista della direzione del Pd di lunedì sottolinea: "Leadership e classi dirigenti si distinguono da come reagiscono alle difficoltà e la prima regola è rifuggire da vendette e capri espiatori. La Liguria è una sconfitta ma scaricarne la colpa sugli altri non aiuta a capire. Quanto a De Luca penso sia saggio che un uomo pubblico, quando assume un incarico istituzionale, eventuali querele le ritira non le deposita".
"Penso che avere strappato 5 regioni su 7 sia un risultato importante, ma che non si possa ignorare di aver perso la metà dei voti di un anno fa. Siamo tornati alla percentuale delle politiche e questo dovrebbe impegnare tutti, maggioranza e minoranze, a una discussione seria". E conclude: "Io di Renzi voglio potermi fidare ma lui deve capire che una parte del Pd si batte per una sinistra di governo, aperta, inclusiva. Sono persone che non si adattano ad applaudire scelte che in passato hanno contrastato. Dipingere questo sentimento come il morto che afferra il vivo non aiuta a vedere dove siamo e temo precipiti il premier in una playstation".
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