Benvenuti a bordo, a voi e alla vostra bici. Il passeggero paga il biglietto; viaggia gratis il mezzo a due ruote. Accadrà a Napoli, forse da luglio, comunque prima di settembre. Ma di quale anno? Di questo, signori miei scettici e miscredenti. Napoli promette di essere puntuale, precisa, fedele all’impegno assunto. La messa in opera di 20 chilometri di pista ciclabile, il percorso in bicicletta più lungo in assoluto nel Mezzogiorno d’Italia. Benevenuti al Sud. Il Nord sembrerà meno lontano, quando sarà. "La pista ciclabile più lunga e più bella", assicura Luigi de Magistris, il sindaco della città più eccessiva e esagerata del mondo. Napoli vorrebbe avvicinarsi ad Amsterdam e all’Olanda in generale, il Paese che è in pratica un Paese Basso interamente ciclabile. Napoli in bicicletta, da un capo all’altro, da Ovest a Est. Venti chilometri di pista ciclabile, via Caracciolo, il Lungomare, il Porto, via Marina, la stazione centrale, con la prospettiva di potersi spingersi fino a San Giovanni a Teduccio. Un invito ai napoletani a muoversi in bicicletta.
Buona l’idea, ma gli inconvenienti eventuali? Soprattutto uno, in un mare d’indicazioni positive. Il tracciato percorso di sera alla luce (o all’ombra, al buio dei lampioni, evento non infrequente a Napoli), a un certo punto della pista e nei tratti meno battuti dal pubblico, potrebbe rivelarsi alla lunga una sorta di provocazione verso i malintenzionati. Presenti e in attività di servizio in buon numero a Napoli. Scippatori, borseggiatori e rapinatori potrebbero incontrare fertile terreno per i loro atti delinquenziali. Allora, che fare, l’idea bocciamo l’idea? Assolutamente no: abbracciamola; applaudiamo all’iniziativa e chi ha avuto il guizzo di favorire il cosiddetto "trasporto intermobile" in città. Chiediamo all’amministrazione comunale, che non manca di fantasia e acume, forme di accurato, costante, puntuale controllo di quei 20 chilometri che possono consentire a Napoli di fare un saltello in avanti nell’ambito del senso civico dei suoi cittadini. Controllo deve far necessariamente rima con sicurezza.
La ciclabile in gestazione dovrà essere appunto sicura, non solo percorribile. Bisogna evitare che diventi teatro serale e notturno per le rappresentazioni dei malintenzionati, loro sì capaci di attrezzarsi di tutto punto. Meditate bene, signori amministratori pubblici di Napoli. Vista con gli occhi del cittadino che guarda avanti, l’idea della ciclabile cattura curiosità e benevola attenzione. Intanto, l’investimento: un milione e 200euro. E una immediata dichiarazione di guerra al traffico cittadino. La pista ciclabile raggiungerà i punti strategici della città. Le fermate della Metropolitana, le stazioni degli autobus, i maggiori capolinea delle linee di bus e tram, i punti d’imbarco, le stazioni, i parcheggi. Il progetto è finalizzato anche all’apertura dei mezzi pubblici verso la bicicletta, come già avviene sulla linea 6. Il trasporto è gratuito. E anche qui un sottile dubbio ci sovviene: la bici a bordo potrebbe dare esca a proteste, problemi, litigi. Napoli è fatta a suo modo, sappiamo come. Bene, bravi, però come sarà ricavato l’intero impegnativo percorso lungo 20 chilometri? Una parte usufruendo dei marciapiedi esistenti, sottoposti ovviamente ad ampio rifacimento.
Negli auspici degli ideatori, la pista ciclabile più lunga del Mezzogiorno consentirà ai napoletani di lasciare l’auto a casa e di spostarsi comodamente all’interno della città. Uffici, università, negozi, e quant’altro. La ciclabile sarà vestita in maniera adeguata con giardini pubblici, parchi, zone pedonali. Gli ideatori hanno pensato anche ai turisti, beneficiari della novità. Una particolare attenzione è dedicata all’aspetto ludico.
Il vero obiettivo della nascente ciclabile è cambiare la faccia e le abitudini di Napoli. I dettagli dell’opera in saranno presto a disposizione di tutti sulle pagine internet della "mobilità ciclistica" del Comune di Napoli. Imminente, poi, la pubblicazione di un bando pubblico dedicato agli studenti: scegliete voi il nome della pista ciclabile e la caratterizzazione di alcune zone lungo il percorso; mandate idee su murales e altro. Tutto quanto avente come tema "la mobilità sostenibile". Andiamo a vedere, cerchiamo di capire. Il progetto è molto interessante, ma sarà essenziale il coinvolgimento dei napoletani cittadini di Napoli. Soprattutto dei giovani. Senza di loro, Napoli non riuscirà mai ad andare in bicicletta incontro al futuro.
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