"Oggi si gioca un’importante partita per l’Italia a Bruxelles. Il consiglio competitività che riunisce i ministri dell’industria europei è chiamato all’approvazione del Made In, che specifica sull’etichetta il luogo di origine dei prodotti. Un provvedimento che per il nostro paese potrebbe valere anche 100.000 nuovi posti di lavoro". Lo spiega in una intervista al Giornale il primo vice presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
"Questo provvedimento – prosegue- è stato approvato a larga maggioranza dal Parlamento europeo quando ero Commissario all’Industria. Ora manca quest’ultimo fondamentale tassello. Il Governo Renzi deve farsi valere per portare a casa un risultato che per il nostro Paese è molto importante. Non tutti i paesi dell’Unione Europea sono interessati a questo regolamento sul Made in quelli del Nord Europa non sono dediti alla produzione ma solo al commercio e dunque contrari a una restrizione della circolazione delle merci dovuta all’etichettatura. Quelli meridionali sono invece favorevoli. I settori interessati al Made In sono cinque: tessile, ceramica, calzature, legno arredo e gioielli".
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