"Con un aumento record che va dal +51% in Cina al +26% in Usa, il comparto agroalimentare traina l’export made in Italy, sostenendo lo sforzo del Paese per uscire dalla recessione". E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui dati Istat sul commercio estero a marzo 2015. "Il cibo tricolore cresce – rileva Coldiretti – su tutti i mercati, con un complessivo +13% nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente, che sale al +19% se si considerano i soli Paesi Extra Ue, grazie soprattutto al balzo record registrato in Cina e negli Stati Uniti".
Nel caso degli Usa "il boom e’ dovuto anche alla spinta del tasso di cambio euro/dollaro favorevole, che si conferma una opportunita’ per sostenere la ripresa economica. Ma la crescita e’ in doppia cifra anche all’interno dell’Unione Europea, dove incassa un +11%". Resta, invece, "negativo il dato della Russia, dove l’embargo continua a togliere quote di mercato ai prodotti alimentari italiani (-38% in valore a marzo)", rileva la Coldiretti.
L’ottimo risultato dell’export "segue i segnali positivi di ripresa anche sui consumi interni con le vendite al dettaglio che aumentano dello 0,7% nel primo bimestre con un tasso doppio dell’1,4% nell’alimentare che – conclude Coldiretti – e’ la seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione ed e’ destinata ad avere un effetto traino sull’intera economia".
IL MINISTRO "I dati dell’Istat ci dicono che l’agroalimentare italiano continua a conquistare il mondo. Da gennaio a marzo abbiamo esportato agroalimentare per più di 8,7 miliardi di euro, con un trend sostanzialmente in linea con l’obiettivo di 36 miliardi di euro che ci siamo dati per il 2015". Lo ha affermato in una nota il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, commentando i dati sull’export di marzo resi noti oggi dall’Istat.
"Expo – ha proseguito il ministro – può essere un ulteriore volano per il Made in Italy, un’occasione che non vogliamo perdere, e per questo il Governo è in campo con un Piano straordinario per l’internazionalizzazione che aiuti le aziende a crescere ancora all’estero. Il 27 maggio a Milano presenteremo il segno unico distintivo per l’agroalimentare italiano, uno strumento che ci aiuterà a fare sistema e comunicare al meglio il Made in Italy fuori dai nostri confini".
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