E’ iniziata oggi, alla Farnesina, l’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE). Ad aprire i lavori, la relazione del governo tenuta dal Viceministro Bruno Archi e quella del Comitato di Presidenza a cura del Segretario generale Elio Carozza.
Bruno Archi ha un passato da italiano all’estero e non solo nella sua veste di diplomatico. È nato in Belgio e cresciuto in Germania, dove il padre svolgeva servizio presso la nostra rappresentanza. Il vice ministro si è detto "onorato" di rappresentare al Cgie il ministro degli Affari Esteri, e ha annunciato che proprio Emma Bonino, impegnata oggi in Consiglio dei Ministri, domani mattina saluterà i consiglieri riuniti in assemblea.
Archi prima di iniziare con la relazione di governo ha voluto ricordare l’ambasciatore Carla Zuppetti, la cui "repentina scomparsa” è "una grave perdita: con il suo impegno e dedizione al servizio, uniti ad un grande cuore, con la sua spiccata professionalità, Carla Zuppetti era un funzionario di altissimo livello", che ha sempre dimostrato di "essere vicina alle istanze dei cittadini italiani all’estero". Ed il suo "grazie Carla" è stato fatto proprio dall’assemblea, che si è raccolta in un sentito applauso.
LA RELAZIONE DI GOVERNO Quello guidato da Enrico Letta è un esecutivo che si trova a fare i conti con una "difficile congiuntura economico-finanziaria", ha esordito il viceministro Archi e che, per uscirne, "conta sul fattivo apporto degli italiani all’estero e dei loro rappresentanti", a partire dal Cgie. A proposito di voto estero, Archi ha garantito il suo "impegno a far sì che l’iter di approvazione del regolamento per la revisione delle modalità di voto" – quello elettronico negli Uffici consolari o in altri locali preposti o, ancora, in remoto dal computer del singolo elettore – "si svolga il più rapidamente possibile".
Archi ha ricordato all’assemblea che, "nonostante l’attuale situazione di finanza pubblica", gli stanziamenti previsti nella legge di bilancio 2013 "hanno trovato conferma nelle dotazioni finanziarie assegnate per l’esercizio finanziario in corso". Ricapitolando: per il Cgie nel 2013 sono stati stanziati 1,1 milioni di euro (nel 2012 erano 875mila); per i Comites 1,7 milioni (1,3 nel 2012); per l’assistenza diretta e indiretta rispettivamente 6,3 milioni e 500mila euro; per gli enti gestori dei corsi di lingua e cultura 10,1 milioni ("in netto aumento" rispetto ai 6,3 dell’anno scorso).
Prosegue intanto l’informatizzazione della rete diplomatico-consolare, alla quale è stato esteso interamente il SICITT – Sistema automatizzato per la Concessione della Cittadinanza, che, insieme alla "dematerializzazione della documentazione cartacea", dovrebbe snellire procedure e servizi consolari.
Ultimo punto toccato dal viceministro Archi, quello, assai sentito dal Cgie, dell’associazionismo. La Direzione Generale degli Italiani all’Estero ha elaborato una circolare per la "ricognizione del variegato mondo associativo italiano all’estero" e ciò per "meglio identificare le esigenze e potere rispondere in maniera efficace alle aspettative ed alle richieste di servizi consolari da parte dei cittadini che espatriano, anche attraverso le associazioni che ne sono espressione". In sostanza e fermo restando la libertà di associazione, vengono elaborati dei paramentri di "rappresentatività" e di "operatività" per la registrazione ad un "albo consolare": le associazioni ad esso iscritte ed operanti da almeno cinque anni assumeranno "rilevanza giuridica" in occasione delle elezioni per il rinnovo dei Comites e del Cgie. Una scelta, questa, che non ha mancato di destare preoccupazione nel corso del dibattito in assemblea. Ma il viceministro Archi ha assicurato che la Farnesina presterà attenzione a questo, come ad altri problemi emersi oggi in plenaria, che lui personalmente ha "adeguatamente metabolizzato" e che "saranno adeguatamente affrontati", piano piano, fornendo "singole risposte alle singole istanze", certo, "nelle nostre possibilità".
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