Roma – A volte la lettura può essere uno strumento per accedere a nuove valutazioni. È quanto accade anche con il nuovo libro “L’uomo che guardò oltre il muro – la politica estera italiana dagli euromissili alla riunificazione tedesca” scritto da Clio Pedone, giovane giornalista esperta in relazioni internazionali, per le edizioni Rubettino.
L’autrice ha intervistato per più di un anno il presidente emerito Francesco Cossiga indagando su alcuni aspetti che le innumerevoli biografie del “picconatore” non avevano ancora approfondito, dalla sua passione per la politica estera alla convinzione, ampiamente dimostrata, dell’incidenza degli avvenimenti internazionali sulla politica interna. Le affascinanti pagine del libro, più simili al fascino di un romanzo che alla didattica di un saggio politico, descrivono momenti critici per la storia mondiale.
Cossiga racconta un mondo diviso in blocchi, ricorda una realtà che penetrava nel fondo della società italiana e ne condizionava non solo le scelte, ma anche gli umori e le tensioni quotidiane. Il muro di Berlino e il suo significato più profondo è la scenografia che fa da contorno al dispiegarsi di questa narrazione. Intorno il mondo gareggia nel suo “grande gioco” e la Pedone riesce, unendo le doti della giornalista e della ricercatrice universitaria, a far sì che Francesco Cossiga lo racconti con particolari inediti e con la franchezza di chi, al termine di una vita intensa e piena di successi, può rilevare senza timore alcuno segreti e retroscena.
La parte scientifica del libro spicca per la mole di materiali e note dei quali l’autrice si serve per dimostrare la sua convinzione di una lungimiranza implicita nell’agire politico di Cossiga. Una capacità di prevenire gli eventi che nasceva, secondo Pedone, dalla straordinaria dedizione verso l’analisi degli elementi e documenti tipica degli uomini di intelligence.
Nel libro di Clio Pedone è possibile rintracciare una chiave di lettura profonda degli avvenimenti che sconvolsero l’Italia negli anni ’70 ed ’80: la strategia della tensione, gli anni di piombo, la strage di acca larentia, gli opposti estremismi, i segreti delle bombe da Ustica a Bologna, l’omicidio di Aldo Moro. Nel ricordo di questi avvenimenti, il saggio esprime tutta la drammaticità dell’esperienza di un ministro dell’interno di fronte ad un paese che vedeva le istituzioni sotto attacco e le giovani generazioni dilaniarsi in una strisciante guerra civile.
Cossiga spiega alla giovane scrittrice come tutto sia legato da fili più o meno invisibili e quanto, in realtà, fosse facile prevenire la crisi della politica, delle ideologie e dei partiti che le incarnavano nel momento in cui il muro di Berlino venne giù. Ed è proprio questo il codice di valutazione che l’opera ci regala: la possibilità di capire cosa è oggi l’Europa, quanto incide su di essa il colosso tedesco o l’ingresso di quei Stati e dei loro popoli dai quali il Berlin Mauer ci teneva separati.
‘L’uomo che guardò oltre il muro. La politica estera italiana dagli euromissili alla riunificazione tedesca svelata da Francesco Cossiga’ di Clio Pedone, edizioni Rubettino, 170 pagg. euro 14,00
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