Quando Papa Francesco a Lampedusa emise quel rimprovero agli italiani che non sanno concedere molta accoglienza ai migranti africani e, di contro, non lanciò alcun anatema contro quella mafia internazionale che effettua le tratte schiaviste per tutto il continente nero (come fece Papa Giovanni Paolo contro la mafia italiana) dissi subito che quel discorso era il più bello e commovente invito a tutti i diseredati africani a raggiunger in qualsiasi modo Lampedusa, e quindi l’Italia. Gli italiani “brava gente” avrebbero provveduto a tutto!
Detto fatto: dal giorno dopo incominciò la più colossale invasione di emigranti provenienti, non dalle nazioni rivierasche mediterranee, ma dal centro-sud Africa pagando un enorme capitale alle varie tribù e governi di transito per poter aspirare ad ottenere un posto-barca. Prima fra tutte la Libia, la Tunisia, e quei paesi mediterranei che sono stati toccati dalla fantomatica “Primavera democratica” araba…
Quantomeno il “condannato” Berlusconi aveva fatto un accordo di sorveglianza delle coste con il famigerato Gheddafi, addirittura utilizzando nostre navi costiere… ma quello libico era un dittatore matto, mentre il nostro premier era un “buffone” (per gli inglesi). Ora teniamoci questi dirimpettai di mare che organizzano in proprio, meglio della Valtur, i viaggi della speranza italiana (con molte donne incinte provenienti dal Burundi,… che sanno già del diritto in fieri dello "Jus soli" di cui godrà il nascituro)! Perché – ci domandiamo – il Papa Francesco non va a Malta a fare qualche discorsetto? Ci provi un po’!
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