IMMIGRATI | Feltri: “Partire è un po’ morire…”. E’ polemica: le opposizioni insorgono

“Partire è un po’ morire… State a casa vostra”. Un tweet di Vittorio Feltri scatena la polemica. Parole indegne, secondo l'esponente del Pd ed ex candidato per il centrosinistra alla presidenza della Lombardia, Pierfrancesco Majorino

Vittorio Feltri
Vittorio Feltri

E’ polemica per un post di Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero e prossimo consigliere regionale in Lombardia di Fratelli d’Italia. Su Twitter, il giornalista – commentando la tragedia dei migranti a Cutro – ha scritto: “Agli extracomunitari ricordo un vecchio detto italiano: partire è un po’ morire. State a casa vostra”.

Parole indegne, secondo l’esponente del Pd ed ex candidato per il centrosinistra alla presidenza della Lombardia, Pierfrancesco Majorino: “Non ci sono attenuanti per lo schifo, lo sconcerto e la vergogna che le parole di Feltri generano. Non è questione di essere provocatorio o corrosivo. È questione di mostrarsi umani. E Feltri dimostra di non esserlo”.

Secondo il dem “c’è da provare vergogna che Feltri sia stato eletto consigliere regionale. È non solo inadatto. È indegno di ricoprire quel ruolo. La presidente Meloni deve intervenire e non continuare a girare la testa dall’altra parte. È lei che ha fortemente voluto questo provocatore alla guida della lista di Fratelli d’Italia a Milano. Non accampi scuse dicendo che si trova all’estero. Se tace vuol dire che è complice e che condivide il pensiero di Feltri”.

Si fa sentire anche Nicola Di Marco, consigliere del M5S Lombardia, che rivolge “un appello al presidente Fontana e ai consiglieri che rappresentano la maggioranza dei cittadini lombardi: se come me provate un senso di ribrezzo di fronte a queste parole, ma soprattutto se avete un minimo di rispetto per l’Istituzione regionale e per l’aula consiliare che rappresenta i lombardi, fate in modo che Vittorio Feltri non presieda la terza Camera dello Stato. I contenuti di questo tweet, oltre ad essere osceni, superano ogni limite di decoro e ogni minimo senso delle istituzioni, che un cittadino chiamato a rappresentarle dovrebbe provare”.

Di Marco sottolinea che Feltri “non è solamente un cittadino, ma rappresenta il partito, Fratelli D’Italia, che esprime la Presidenza del Consiglio dei ministri e di conseguenza rappresenta l’Italia nel mondo”. Pertanto, continua il consigliere pentastellato, “stupisce, ancora oggi, come l’attuale Presidente del Consiglio Meloni e il ministro Salvini volessero candidare Feltri alla presidenza della Repubblica. A loro che hanno costruito la propria carriera politica autodefinendosi patrioti, chiediamo di prendere pubblicamente le distanze da questo scempio di dichiarazioni e di schierarsi a tutela del decoro delle nostre istituzioni”.

Ed ecco la deputata e segretaria del Pd Milano, Silvia Roggiani: “Al peggio non c’e’ mai fine. Questa destra disumana e provocatrice riesce ogni giorno a lasciarci sbigottiti e, perfino, increduli nel leggere le loro dichiarazioni. Quello che ha scritto oggi Vittorio Feltri e’ qualcosa di inaudito e ripugnante”. “Mi chiedo con che coraggio Feltri entrera’ in Consiglio regionale. La Presidente Meloni concorda con le sue affermazioni?”. A quanto pare la polemica è destinata a non finire qui…