Ennesima tragedia del mare. Sconvolgono e riaccendono le polemiche le dimensioni della tragedia che ha coinvolto secondo le prime testimonianze raccolte dai sopravvissuti a Lampedusa quattro diversi gommoni con un totale di circa 450 migranti (tra cui almeno tre bambini), trecento dei quali, secondo i superstiti, sarebbero morti.
I sopravvissuti, giunti stamani sulla maggiore delle Pelagie, hanno detto di aver fatto parte di un gruppo molto più grande. Ma il mare era in tempesta e una delle imbarcazioni sarebbe naufragata. Una tragedia che segue a quella di due giorni fa, quando durante le operazioni di soccorso di 105 migranti, 29 sono morti successivamente per ipotermia.
Save the Children in una nota commenta: “L’inerzia del governo italiano e dei membri dell’Unione europea e’ inaccettabile", e chiede al governo italiano di attivarsi "immediatamente esigendo un incontro urgente e straordinario del Consiglio dei ministri dell’Interno dell’Unione europea per ripristinare l’operazione Mare Nostrum o un sistema di soccorso simile che abbia il mandato, la capacita’ e i mezzi necessari per evitare che altre tragedie si ripetano".
Papa Francesco, a conclusione dell’udienza in piazza San Pietro: “Seguo con preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarietà, affinché a nessuno manchi il necessario soccorso".
Intanto la polemica politica si infiamma. Matteo Salvini, leader della Lega, picchia duro: “Alfano come ministro dell’immigrazione sta combinando dei disastri. Si occupa degli immigrati, non dei cittadini italiani". E su Facebook: "Naufragio nel Canale di Sicilia, ci sarebbero piu’ di 200 immigrati morti. Ennesima dimostrazione che Mare Nostrum, Triton o comunque si chiamino, sono operazioni di morte, da fermare subito. Oggi stesso lo proporro’ a Strasburgo. Renzi e Alfano, ci siete o dormite?".
Luigi Zanda, presidente dei senatori del Pd: "È inaudito che l’Europa non sappia trovare mezzi e risorse per fermare quello che ormai si configura come un mostruoso olocausto di questo inizio di secolo". Maurizio Gasparri, forzista vicepresidente del Senato: “Con la politica delle porte aperte avremo sempre tragedie nel Mediterraneo. Mare nostrum ha alimentato il mercato dei trafficanti criminali, cresciuto proprio perche’ certi di un soccorso da parte nostra. Chi pensa a un Mare nostrum 2 sbaglia completamente e anche Triton di Frontex si e’ rivelata un fallimento. Serve fermezza per impedire che barconi fatiscenti partano dalle coste libiche e altrove”.
Enrico Letta, ex premier: “Ripristinare Mare Nostrum. Che gli altri paesi europei lo vogliano oppure no. Che faccia perdere voti oppure no".
Tra gli eletti all’estero si fa sentire Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare: “Chi strumentalizza a fini politici le tragiche vicende degli sbarchi di immigrati dimostra di non aver alcun rispetto per le vite umane coinvolte”.
GINO STRADA, “MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO” “Altri 200 morti, assiderati o annegati vicino alle nostre coste. La loro nazionalita’, appartenenza politica, etnica, religiosa non mi interessa affatto. Sono esseri umani in pericolo, viaggiano in condizioni disastrose che spesso diventano tragedie, vanno a picco in fondo al mare. Lo sappiamo, abbiamo visto decine di volte questo film: ma questa non e’ fiction, e’ ancora una volta ‘cronaca di una morte annunciata’". Lo scrive su Facebook Gino Strada, fodatore di Emergency. "Ma dove e’ l’Europa, e dove e’ l’Italia? – aggiunge – gli stessi Paesi che ogni anno spendono miliardi dei cittadini per fare la guerra high-tech ad altri cittadini sono poi incapaci di portare soccorso a un evento gia’ noto, e che si ripetera’ di nuovo, presto? Io mi vergogno di essere italiano, mi vergogno di far parte di questa Europa indifferente alle sofferenze e complice di stragi".
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