"Il centrodestra oggi non c’è. Ed è una cosa incredibile in una Italia storicamente moderata, come racconto nel mio libro. La destra nelle sue varie forme è stata sempre al potere. Se c’è stato un ventennio democristiano dopo il ventennio fascista è perché l’Italia non è mai stato un paese rivoluzionario, ma moderato. Un paese che non amava né socialisti né comunisti. Nenni diceva: Piazze piene, urne vuote". Così, in una intervista al Quotidiano nazionale, Giampaolo Pansa che da oggi manda in libreria "La Destra siamo noi. Una controstoria italiana da Scelba a Salvini".
Di Berlusconi dice: "E’ un signore di 78 anni che crede di comandare un partito inesistente. Poi ci sono figure di spalla come Salvini a cui dedico appunto l’ultimo capitolo", "si è trovato tra le mani una Lega oberata di debiti, con gente inquisita, Bossi ammalato, Maroni contro Zaia" e "prende voti anche da chi vedeva Renzi come il Royal baby di cui parla Giuliano Ferrara".
Il Cavaliere "doveva svegliarsi prima. Il premier è uno che da segretario del Pd ha assassinato politicamente Letta il giorno dopo avergli detto ‘stai sereno’". E degli esuli di Scelta civica dice: "E’ l’ultima trovata, la legione straniera. Accoglie gli esodati volontari e mi stupisce uno come Pietro Ichino. La gente che cambia casacca è lo specchio del declino. Una frode agli elettori".
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