Pier Ferdinando Casini, leader Udc, intervistato dal magazine Sette del Corriere della Sera, sostiene che Beppe Grillo vuole andare alle elezioni anche con il Porcellum "così può designare i parlamentari". E per quanto riguarda la situazione politica italiana, con il caso Berlusconi che continua ad essere al centro del dibattito, spiega: “Il mio ragionamento politico ha poco a che fare con i cori della Santanche’. Se prevarra’ il falchismo vorra’ dire che perderemo un’altra occasione. Ma viste le catastrofi degli ultimi venti anni…".
Alla domanda su quale consideri il suo errore piu’ grande, Casini risponde cosi’: "Fare la lista unica di Scelta civica al Senato e andare da soli con l’Udc alla Camera. Era ovvio che non avrebbe funzionato". L’ex presidente della Camera spiega di andare in tv "sempre meno. Ho esaurito le ansie da prestazione. E penso di aver messo per anni la faccia anche dove sarebbe stato meglio non metterla". E sul suo appoggio a Cuffaro, afferma: "Non puoi voltare le spalle a una persona che fino al giorno prima ha pedalato al tuo fianco. In quel caso si trattava di non fare i vigliacchi. Io ho sempre lasciato le impronte digitali e pagato dazio. Altro che Pier-Furbi". "In certe vicende si dà la cifra di se stessi. E non per convenienza. E’ lo stesso motivo per cui, dopo molto tempo che non lo sentivo, recentemente ho chiamato Berlusconi. Il calcio dell’asino è uno sport molto praticato in Italia, ma lo lascio ai tanti beneficiati che improvvisamente vorrebbero sbranare Silvio".
Per Casini “la Democrazia cristiana è morta, ma il tasso diccì è molto alto. Ed è quello che ci vuole: serietà, ragionevolezza, moderazione. Non ci scordiamo Renzi. Anche lui non è esente da questo piccolo peccato centrista di gioventù". Inoltre in Alfano, nella gestione della vicenda Imu, dice di avere "riconosciuto la tempra, la malizia e la perfidia democristiana". Ed alla domanda se gli ex dc potranno mai tornare insieme, risponde: "Se facessi questa ipotesi verrei impallinato. Mi sembra prematuro. Impossibile. Piuttosto immagino un futuro con due grandi partiti che si fronteggiano rispettandosi, sul modello europeo Ppe/Pse. Il mio tavolo è quello del Ppe".
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