"La Camera dei deputati potrebbe essere paragonata ad una società per azioni, dove i soci si spartiscono gli utili attraverso benefit, appalti e consulenze". Lo afferma, in un’intervista al Fatto Quotidiano, il segretario dell’Ufficio di Presidenza e componente del Comitato per gli affari del personale della Camera, Riccardo Fraccaro del MoVimento 5 Stelle.
"Ci sono spese intollerabili – spiega – stiamo analizzando le voci del bilancio ma molte non sono specifiche né dettagliate". Quasi mezzo milione di euro solo per il vestiario, e poi 6 milioni e 200mila euro destinati alle consulenze. "E’ un sistema che porta inevitabilmente al clientelismo. E’ stata la stessa Corte dei Conti – aggiunge Fraccaro – a chiarire che le consulenze non si possono reiterare".
Quanto all’affitto degli immobili, con contratti da 25 milioni l’anno e senza clausole di recesso, per il deputato 5 Stelle "è ora di dire basta con l’omertà, denunciamo il passato e da lì ricominciamo. Ho chiesto anche i curricula di tutti i dipendenti di Montecitorio e i relativi stipendi. Mi hanno detto di no. Come membro del Cap dovrei decidere dell’organizzazione e della retribuzione dei dipendenti, ma come faccio a farlo se non so quanto guadagnano? Io – conclude Fraccaro – non so quanto prende il segretario generale della Camera: non lo so e non lo posso sapere. Posso solo intuirlo…".
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