Via libera ufficiale della giustizia brasiliana ai matrimoni gay: a meno di tre mesi dalla visita del Papa, a Rio de Janeiro dal 23 al 29 luglio in occasione della Giornata mondiale della gioventu’ (Gmg), il Paese piu’ cattolico del mondo manda un segnale forte di apertura al riconoscimento legale delle unioni omosessuali. Una decisione unanime del Consiglio nazionale di giustizia (Cnj) – l’organo di controllo e autonomia del potere giudiziario in Brasile – ha infatti stabilito che le istituzioni pubbliche autorizzate a celebrare il rito civile (per lo piu’ uffici notarili) non potranno piu’ rifiutarsi di accettare le nozze tra persone dello stesso sesso.
La risoluzione – annunciata oggi attraverso un comunicato ufficiale – e’ valida in tutto il Paese e si estende anche ai casi di coppie gay gia’ registrate come unione stabile che vogliano convertire la loro situazione in matrimonio civile vero e proprio.
Finora, solo alcuni Stati – tra cui il piu’ ricco del Brasile, San Paolo – avevano gia’ autorizzato questo tipo di nozze; in altre regioni dipendeva ancora dalla valutazione del singolo giudice. Nel resto dell’America Latina, il matrimonio gay e’ legalmente riconosciuto solo in Argentina (dal 2010) e Uruguay (da quest’anno).
Il provvedimento del Cnj – presieduto da Joaquim Barbosa, il giudice e presidente della Corte costituzionale brasiliana (Stf) divenuto il simbolo della lotta alla corruzione nel processo sul caso ‘Mensalao’ – arriva in un momento particolarmente delicato del dibattito sull’omosessualita’ in Brasile.
Mentre da un lato e’ ancora in discussione in Parlamento un apposito progetto di legge sul matrimonio gay, il gigante sudamericano sta vivendo allo stesso tempo una nuova ondata di omofobia, con episodi sempre piu’ frequenti di violenza a danni degli omosessuali. Secondo varie ong di difesa dei diritti umani, il Brasile puo’ anzi essere considerata la nazione piu’ omofoba del pianeta: in media, un gay viene assassinato ogni due giorni. La lotta per la parita’ dei diritti degli omosessuali trova resistenze anche nel mondo politico. Il caso piu’ emblematico e’ rappresentato dal progetto ‘cura gay’, del deputado Joao Campos, leader del fronte evangelico alla Camera, che prevede di autorizzare psicologi a realizzare trattamenti terapeutici per far abbandonare l’omosessualita’ dai ‘pazienti’ gay.
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