Silvio Berlusconi, nell’aula del Senato per per votare il no alla mozione di sfiducia nei confronti del suo ministro Angelino Alfano, avrebbe confidato ad alcuni suoi fedelissimi di essere molto preoccupato per la sentenza sul processo Mediaset, attesa il 30 luglio davanti alla Cassazione: “speriamo bene”, avrebbe detto il Cavaliere ai suoi. L’uomo di Arcore, racconta chi ci ha potuto parlare, non si sente tranquillo: le toghe rosse ce l’hanno con lui, ormai ne è convinto, e dunque non si aspetta nulla di buono dalla Cassazione. Tuttavia, pur temendo il peggio, Silvio confida nel buon senso dei giudici della Suprema Corte e si augura che amministrino la giustizia senza pregiudizi.
Il leader del PdL, mentre era a Palazzo Madama, ha appreso la notizia che gli atti dell’inchiesta sul caso De Gregorio resteranno a Napoli e non verranno trasferiti a Roma come richiesto dai suoi legali, così il suo umore sarebbe addirittura peggiorato. Berlusconi continua a spiegare di non avere commesso nessun reato, ed è convinto che quando i giudici leggeranno le carte si renderanno conto della mia innocenza. In ogni caso, il timore per una sentenza negativa da parte della Cassazione è forte. Fonti di Palazzo Grazioli spiegano: “il presidente teme che alla fine non riconoscano la sua innocenza e lo facciano fuori”.
L’ex premier, pur preoccupato, per “esorcizzare” il rischio di un arresto in caso di condanna della Cassazione, avrebbe fatto una battuta fulminante ai suoi: “mi raccomando, ricordatevi che mi piacciono le arance…”.
PDL RESTI UNITO Dopo il voto del Senato, che ha bocciato la sfiducia nei confronti di Alfano, Silvio Berlusconi si è detto “soddisfatto”. Al Cav è piaciuto “molto” l’intervento del presidente del Consiglio, Enrico Letta. Ad alcuni senatori azzurri avrebbe confidato che il Quirinale ha ragione, non esiste al momento alternativa al governissimo. “Dobbiamo agire compatti, lasciamo le polemiche al Pd e pensiamo al bene del Paese”, avrebbe detto il Cavaliere, aggiungendo: “Noi siamo una forza responsabile, non dobbiamo perderci in beghe interne e polemiche”.
DOPO IL VOTO STRETTA DI MANO FRA B E ALFANO Silvio Berlusconi e’ rimasto fino alla fine in aula al Senato ad attendere l’esito del voto sulla mozione di sfiducia (respinta) ad Angelino Alfano. Mentre il ministro all’Interno era seduto al suo posto, tra i banchi del governo, ad aspettare che il presidente Pietro Grasso proclamasse il risultato, Berlusconi si e’ messo in piedi al centro dell’emiciclo, contornato dai senatori del Pdl. Appena l’esito della votazione (226 no, 13 astenuti e 55 si’) e’ stato pronunciato, Berlusconi si e’ avvicinato ad Alfano e i due si sono stretti la mano. Il segretario del Pdl ha poggiato la mano sulla spalla del Cavaliere, poi si sono allontanati assieme per andare fuori dall’aula. Dopo essersi bloccati alcuni secondi prima delle porte, dicendosi qualcosa, Berlusconi e il vice premier sono usciti da Palazzo Madama ognuno per conto suo. Il Cavaliere e’ stato accompagnato all’uscita da Renato Schifani. Con lui c’era anche Mariarosaria Rossi.
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