Vincenzo Arcobelli, coordinatore del CTIM Nord America, interviene per commentare la legge di stabilità del governo guidato da Matteo Renzi. Secondo l’esponente del Comitato Tricolore per gli italiani nel mondo è “incomprensibile e inaccettabile essere presi per i fondelli attraverso i comunicati stampa che si sono susseguiti negli ultimi giorni da parte dei parlamentari eletti all’estero appartenenti alla maggioranza di Governo”, che hanno “cantato vittoria” ma senza averne motivo alcuno.
Così come, continua Arcobelli, “è veramente vergognoso disinformare i connazionali, o addirittura cercare di innescare un certo tipo di confusione, nel diffondere notizie non veritiere, del tipo che grazie all’intervento al Senato in commissione Bilancio avrebbero ottenuto altri 5 milioni di euro, invece di dire i numeri reali, e cioè la cifra complessiva è di quasi 5 milioni”.
“Ormai si è capito che questi Parlamentari, per la maggior parte del PD ma anche di altri schieramenti, che gridano alla vittoria, lo fanno cinicamente, per prepararsi eventualmente alle prossime elezioni e dunque per pura campagna elettorale. Mentire agli italiani nel mondo, affermando di aver portato a casa buoni risultati con una tendenza a favore da parte del governo italiano, mi sembra poco corretto e fuori dalla realtà”.
“Devo dare atto invece ai sen. Micheloni (Pd) e Di Biagio (Ap) di essere stati i più prudenti e realisti, parlando di problemi e di sfide: infatti secondo i loro interventi poteva andare a finire anche peggio”.
“A coloro che cantano vittoria per questa legge di stabilità e in generale per le attività parlamentari e di governo dico invece di operare nell’interesse collettivo e non a scopi propagandistici, di non passare il tempo a diramare comunicati stampa senza concretezza nei loro contenuti”.
Per Arcobelli “gli Italiani all’estero sono stanchi, guardano ai fatti, si sentono discriminati, non considerati, traditi! Basta pensare all’IMU – gli unici a pagarla saranno gli italiani all’ estero -, alle detrazioni fiscali per i familiari dei lavoratori: mentre per quelli in Europa sono state approvate, ai connazionali che lavorano nel resto del mondo non gli viene concesso questo beneficio. Per non parlare ancora del riacquisto della cittadinanza italiana, agli immigrati stranieri viene concessa, a coloro che sono nati in Italia ed emigrati in altri paesi e per vari motivi l’hanno persa non gli viene riconosciuta, tranne per certi casi dove l’attuale iter burocratico ti rende la procedura quasi impossibile da portare a termine. Per arrivare ai tagli eccessivi alla rete diplomatica consolare, alla promozione della lingua e cultura italiana, alle camere di commercio, agli organi di rappresentanza Comites, Intercomites e Cgie, che stenteranno a poter operare: e poi i patronati e gli organi di stampa. E non dimentichiamo che dopo il parere del TAR contrario alla chiusura dell’Ambasciata italiana di Santo Domingo ancora non si è mosso nulla”.
Il nostro connazionale dagli Stati Uniti prosegue: “Forse mi sbaglio, forse vivo in un altro pianeta, chiedo soltanto con quale coraggio, dopo queste azioni politiche assolutamente contrarie agli italiani all’estero, i parlamentari eletti all’estero ancora oggi, per mantenere la poltrona e per qualche ambizione futura di essere ricandidati dai loro Padroni di partito, suonano i violini appoggiando e votando a favore di un Governo che certamente ha attuato fino ad oggi provvedimenti totalmente discriminatori nei confronti dell’Altra Italia!?”.
Arcobelli conclude: “Noi del Comitato Tricolore del Nord America vorremmo un’Italia più competitiva e più forte in campo internazionale e ci adopereremo sempre per il bene ed al servizio dei nostri connazionali”.
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