I ‘grattacieli galleggianti’ devono restare fuori dalla laguna di Venezia. Le grandi navi non dovranno piu’ transitare sul canale della Giudecca e nel bacino di San Marco. Il decreto Passera-Clini, che vieta il passaggio delle navi oltre le 40mila tonnellate in quell’area, deve essere applicato ‘senza ulteriori dilazioni temporali’. Urgono, dunque, ‘percorsi alternativi’ e ‘decisioni in tempi certi’: in calendario e’ gia’ stata segnata la data del 25 luglio, quando per presentare ‘le proposte alternative all’attuale percorso, gia’ in fase avanzata di studio o approntate’. Nel frattempo ‘sono state e saranno prese tutte le misure che garantiscono la sicurezza’ in laguna. E’ giunto a questa decisione (‘condivisa’) l’incontro di stamattina a Roma tra i ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, e dell’Ambiente, Andrea Orlando con, tra gli altri, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni.
Oggetto del vertice, il transito delle navi passeggeri nella laguna di Venezia e la possibile individuazione di ‘soluzioni a breve e a medio termine’ per risolvere le problematiche sollevate dal passaggio di quelli che il comitato ‘No Grandi Navi’ definisce ‘giganti del mare’. ‘Abbiamo individuato un percorso con tempi certi’ per assumerci ‘la responsabilita’, condivisa da tutti, che davanti a Venezia le grandi navi non passino piu”, ha affermato Lupi, uscendo dalla riunione.
‘Abbiamo ottenuto il risultato che ci eravamo prefissi: un termine certo per la presentazione dei progetti, su cui ci pronunceremo dal punto di vista della fattibilita’ ambientale ed economica’, ha aggiunto Orlando. I due ministeri assicurano che saranno salvaguardati sia l’ambiente che ‘il valore economico del turismo per Venezia e il Veneto’.
‘Soddisfatto’ dell’incontro si e’ dichiarato il governatore Zaia, ‘perche’ – ha spiegato – c’e’ unanimita’ sul fatto che le grandi navi non debbano piu’ transitare davanti a San Marco. Poi aver stabilito che il 25 luglio si valuteranno le soluzioni e’ cio’ che tutti volevamo’. ‘Ringrazio i due ministri per questa riunione – ha aggiunto Orsoni – che ha dato il via allo sblocco della situazione. Era da tempo che lo chiedevamo, apprezzo moltissimo che il nuovo governo si sia attivato nei tempi consentiti dopo il suo insediamento. La scadenza del 25 luglio e’ un risultato politico e da’ un segnale importante a coloro che hanno a cuore Venezia’.
Le grandi navi, secondo Orsoni, devono continuare a transitare, ma ‘nelle forme che saranno ritenute compatibili con la salvaguardia della citta’ e della sua laguna’. All’incontro hanno partecipato anche il presidente dell’autorita’ portuale di Venezia, Paolo Costa, il comandante delle Capitanerie di porto ammiraglio Felicio Angrisano e i rappresentanti degli armatori. Occorre ‘togliere le navi da San Marco – ha affermato Costa – senza che questo metta in crisi la crocieristica veneziana e italiana e il resto dell’attivita’ portuale e possibilmente migliorando la situazione ambientale della laguna’. Cruise Lines International Association, associazione di settore delle crociere, in una nota, auspica che l’incontro di oggi ‘sia un ulteriore passo verso una soluzione condivisa e che salvaguardi al contempo le istanze di Venezia e l’enorme valore che il comparto delle crociere rappresenta per l’indotto turistico della citta”.
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