Pierferdinando Casini interviene alla festa Udc in corso a Chianciano Terme: "La manovra e’ stato un balletto indecente. Se andiamo avanti cosi’ tra pochissime settimane dovremmo fare un’altra manovra", ha detto il leader centrista, aggiungendo: "Sulla marcia indietro ai tagli ai costi della politica noi non abbiamo fatto niente, ha fatto tutto il governo. Non saremo credibili nel chiedere sacrifici se chi ci guida non e’ disponibile a fare il primo passo. Non c’e’ dubbio. Non e’ possibile mantenre un vitalizo che consente pensioni di 2500euro a chi ha fatto il parlamentare".
Passando poi al tema che riguarda la legge elettorale: "L’Udc promuovera’ una grande iniziativa popolare per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i parlamentari, perchè non puo’ essere una nomenklatura a espropriare i cittadini del diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento". La proposta sara’ lanciata domani, nell’ultimo giorno della kermesse, dal segretario Lorenzo Cesa. Casini ha ribadito la necessita’ di una "legge elettorale alla tedesca" per stimolare un clima "di riconciliazione, chiarezza, assunzione di responsabilità". Su questo, ha aggiunto, è necessaria una "grande iniziativa in parlamento".
Casini dal palco di Chianciano rivolge un appello a governo e opposizione: facciano tutti e due un passo indietro, spiega, per "un governo politico con le migliori energie del Paese". "Maggioranza e opposizione insieme non bastano se non ci sara’ un coinvolgimento della societa’ civile: non l’evocazione di uomini della provvidenza, ma la chiamata al lavoro di personalita’ gia’ sperimentate a livello europeo che siano garanzia per i mercati, gli investitori e i nostri partners comunitari di un’Italia che finalmente vuol fare sul serio’. ‘Noi del Terzo Polo – prosegue – abbiamo capito prima degli altri che la retorica dell’autosufficienza degli schieramenti contribuisce solo all’autoaffondamento del Paese. Abbiamo un’ambizione grande: concorrere alla salvezza nazionale senza chiedere nulla per noi ma essendo disponibili a dare tutto per gli altri. Questo sara’ il modo migliore, per noi dell’Udc, per essere all’altezza della grande lezione dei democratici cristiani che hanno ricostruito l’Italia".
"Non credo che ci sia un assalto finale a Silvio, ma qualcosa di molto peggio: un assalto finale all’Italia, una danza macabra intorno al nostro Paese e noi dobbiamo reagire con la cognizione che il tricolore, la patria e l’Italia vengono prima dei nostri interessi di parte". "Come 20 anni fa – ha aggiunto – anche oggi e’ la fine di un ciclo, c’e’ una indignazione contro la politica, ma rispetto a 20 anni fa c’e’ una differenza di fondo: c’e’ un livello di vita che si e’ paurosamente abbassato, c’e’ un ceto medio che e’ scivolato nella poverta’, tanti uomini e tante donne che vedono sempre meno prospettive per i loro figli".
Guardando sia a destra che a sinistra per ciò che riguarda eventuali alleanze politiche, Casini spiega: "Bersani rifletta se le Marche (dove l’Udc governa alla Regione con il Pd, ndr) per il Pd sono state un incidente o una strada da perseguire. In quest’ultimo caso noi siamo interessati. Se invece – ha aggiunto – sono state un incidente, allora vuol dire che ci siamo sbagliati tutti. Nelle Marche abbiamo dato vita a una coalizione di moderati e progressisti con una candidatura che ha fatto da collettore". Casini ha ribadito di non volere gli estremismi: "Non è che possiamo fare un governo con chi sostiene che la Tav sia reato mortale. Noi stiamo con gli operai e i militari, non con chi gli tira i fumogeni".
E il PdL? "E’ in completa paralisi", assicura Casini, "come il Pci polacco, incerto tra il vecchio che non riusciva a difendere e un nuovo che non riusciva a costruire. Mettiamoci nei loro panni, sono in difficolta’ grande, vanno aiutati se abbiamo a cuore l’Italia", perchè "nelle divisioni e nelle liti c’e’ la rovina dell’Italia e di tutti noi. Non possiamo essere ridotti a mendicare fuori dalla porta la benevolenza dei governanti europei. Non aspettiamo che ci salvino gli altri. Siamo noi che dobbiamo farlo". "L’opposizione e’ a un bivio: o si preoccupa solo della propria anima o salva l’Italia. Il paese e’ in pericolo".
Rivolgendosi "agli amici del Popolo della Libertà": "Non e’ serio coltivare idee su possibili alleanze con l’Udc alla fine di questa legislatura, perche’ senza fatti nuovi e rilevanti questo e’ impossibile".
Intercettazioni: "In nessun paese civile accade come in Italia. Che tristezza leggere certe intercettazioni. Ma che tristezza anche leggerle sui giornali, perche’ in nessun Paese civile servono a mettere alla berlina esponenti privati o pubblici che siano".
Il leader Udc non dimentica che sono passati dieci anni dall’11 settembre che ha cambiato la Storia del mondo: "Oggi e’ importante che ci sentiamo tutti americani, alla vigilia dell’11 settembre".
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