Flavio Tosi, sindaco di Verona, non ci sta ad una "Lega Milanocentrica" e all’"uomo solo al comando". Il pomo della discordia è l’istituzione del registro delle coppie di fatto annunciato da Tosi per la sua città, una decisione commentata polemicamente da Salvini ("Penso che le emergenze per i sindaci siano altre: abbassare le tasse e aprire scuole, asili e ospedali"). Ma Tosi, intervistato dalla Stampa, replica: "Con la segreteria Maroni si era deciso che sulle questioni etiche ci fosse libertà di coscienza, com’è giusto che sia. Non facciamo confusione: qui non si parla di matrimoni fra persone dello stesso sesso o di adozioni gay, ma solo di riconoscere il fatto che c’è chi convive e di conseguenza ha i diritti delle coppie. Un atto di civiltà".
In vista delle elezioni regionali in Veneto: “Io credo che Alessandra Moretti cerchera’ di riunire piu’ liste possibili. Visto che io voglio che Zaia vinca, credo che dovremmo fare lo stesso. E’ la Liga veneta a decidere con quali liste e con quali alleati si corre. Quando abbiamo rifatto lo statuto con Maroni dopo le vicende del ‘cerchio magico’, si e’ deciso per un modello realmente federalista e non Milanocentrico. L’obiettivo – ribadisce – era, ed e’, evitare l’ uomo solo al comando".
Guardando all’area del centrodestra: "Credo che si debba ricostruire il centrodestra con tutti quelli che vogliono farlo: la Lega, certo, ma anche Fitto, la Meloni, e pure Berlusconi. Se ragioniamo sulle esclusioni invece che sulle inclusioni, perderemo sempre", osserva Tosi. "Dobbiamo fare come il centrosinistra: marciare separati ma colpire uniti".
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