Francesco Storace, leader de La Destra, affida al sito web del partito un lungo sfogo per quella che definisce una destra che perde tempo: “Chissà se il mese di settembre sarà fruttuoso per questa benedetta destra italiana da ricostruire. E se magari si dismetteranno atteggiamenti schizzinosi che impediscono il dialogo serio, vero, sincero, positivo". ”Abbiamo trascorso un’estate amara – spiega Storace – in cui abbiamo scoperto persino nelle nostre fila quanto infingardi – peggio di certi vecchi – fossero taluni giovani accolti e abbracciati con tanta speranza. Abbiamo constatato come non per tutti le parole date abbiano lo stesso significato e soprattutto lo stesso valore. Ma si va avanti lo stesso", assicura.
Storace fa quindi un’analisi politica che passa attraverso le vicende di Berlusconi, la rinascita di Forza Italia, Grillo e la discesa in campo di Renzi. "A fine settembre avrebbe dovuto svolgersi quello che ad Orvieto proposi come corteo Costituente per far partire dal basso la nuova destra. Ma i sabotatori hanno tutti paura, chi della sfida, chi di rischi di egemonie che temono stupidamente. Il corteo non ci sarà e io deciderò – in solitudine – che fare politicamente di fronte a un mandato che non si realizza". Il leader de La Destra lo racconterà "ai nostri lettori che hanno il diritto di conoscere nomi e cognomi di quanti si vergognano di un’identità di destra che nessuno vuole nella sua forma estremistica. Sono quelli che pretendono di restare aggrappati alla speranza di un assessorato o di un ministero e non si rendono conto che divisi così non l’avranno mai più”.
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