Trecento, tra donne e uomini, per aiutare la gente dell’Emilia ferita dal terremoto. L’Esercito mette in campo un raggruppamento per svolgere compiti di sicurezza, rimozione delle macerie e verifiche statiche, con il suo centro operativo nella base dell’Aeronautica di Poggio Renatico, nel Ferrarese. In meno di 12 ore sabato i militari hanno messo in piedi il loro accampamento, e oggi il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, e’ venuto a dar loro il suo incoraggiamento. ‘Vedere dei militari senza armi e’ una cosa curiosa – ha detto parlando allo schieramento – ma quando la vostra presenza e’ richiesta come oggi, e’ giusto cosi’. Questa e’ un’attivita’ importante, esattamente come le altre operative dei vostri colleghi in altre parti del mondo. Vuol rappresentare la vicinanza del mondo militare a quello civile’. Vicinanza che, a dire la verita’, la gente del modenese e del ferrarese, ha gia’ toccato con mano. E’ stato infatti l’Esercito ad allestire subito uno dei primi campi tendati per gli sfollati, quello da 300 posti letto a Crevalcore, nel Bolognese.
E’ stato poi il Genio Ferrovieri ad abbattere in sicurezza la ciminiera pericolante di una ex fabbrica di trasformazione del pomodoro a Bondeno, permettendo cosi’ alla circolazione di riprendere sulla provinciale 69, la ‘Virgiliana’. E sempre nella zona di Bondeno sono oltre 80 le persone che hanno trovato ricovero nel treno attrezzato per le emergenze (con bagni, cucine e cuccette), sempre del Genio Ferrovieri. I compiti cui saranno chiamati i militari per le prossime settimane (la missione non ha una data di scadenza) sono appunto tre: sicurezza, con pattugliamenti e vigilanza delle ‘zone rosse’ dei centri storici piu’ danneggiati; rimozione delle macerie; e verifiche delle agibilita’ degli immobili. Per il primo compito si lavorera’ in collaborazione con le forze di polizia, in attesa – ha spiegato il Col. Salvatore Tumminia, Comandante dell’8/o Reggimento Genio Guastatori della Folgore, di stanza a Legnago (che costituisce il grosso del raggruppamento) – dell’ordinanza di Protezione Civile che assegnera’ ai militari lo status giuridico di addetti di pubblica sicurezza. Oggi, dopo il briefing nella base di Poggio Renatico, il generale Abrate ha poi visitato i punti tra San Felice, Bondeno e Crevalcore, dove sono gia’ al lavoro i militari. ‘Abbiamo gia’ dimostrato di sapere fare – ha detto ricordando l’impegno dei militari per il terremoto de L’Aquila – e anche questa volta certamente faremo bene’.
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