Ignazio Marino ricomincia da tre, citando il titolo del celebre film di Massimo Troisi: tre come il numero delle giunte varate da quando è stato eletto nel giugno del 2013, oppure tre come il numero degli anni in cui da ora si propone di cambiare il volto della Città Eterna. Fatto sta, il sindaco sempre al centro di mille polemiche e contestazioni oggi ha presentato la nuova giunta, il Marino-ter: Marco Causi è il nuovo vicesindaco e assessore al Bilancio; a Stefano Esposito vanno le deleghe alla Mobilità e ai Trasporti; a Marco Rossi Doria quelle alla Scuola e alle Periferie; a Luigina Di Liegro quella al Turismo.
Quattro nomi nuovi al posto di Luigi Nieri (vicesindaco), Silvia Scozzese (Bilancio), Guido Improta (Mobilità) e Paolo Masini (Scuola e Sport). Le deleghe di Masini vanno in parte a Rossi Doria (Scuola) e in parte a Giovanna Marinelli, che aggiunge la delega allo Sport a quella alla Cultura; mentre la delega al Turismo, già della Marinelli, passa alla Di Liegro.
Restano in carica Alessandra Cattoi, Giovanni Caudo, Francesca Danese, Marta Leonori, Giovanna Marinelli, Estella Marino, Maurizio Pucci e Alfonso Sabella. "Due fasi, un solo obiettivo" ha commentato a caldo il sindaco, dopo aver ringraziato gli uscenti e la Giunta nel suo complesso per il lavoro svolto finora. Ora, ha proseguito Marino, ci sono "tre anni per cambiare effettivamente Roma", dopo che la città "è già cambiata sul versante della trasparenza e della legalità contabile".
Il primo cittadino in conferenza stampa risponde alla lettera inviatagli da Matteo Renzi tramite Il Messaggero, in cui il premier ha invitato il sindaco a lanciare un segnale: "Ha ragione ad affermare che l’amministrazione della Capitale deve essere valutata per ciò che ha fatto e che fa. Voglio anche rispondergli in modo puntuale e preciso dicendogli che sapevo fin da subito che non avrei trovato lo stesso rigore di Stoccolma ma di certo non immaginavo le casse vuote e un debito di quasi un miliardo, la criminalità e la corruzione".
Ora, Marino lancia la fase due che per i prossimi tre anni avrà come aree prioritarie e strategiche il decoro, la pulizia, la mobilità, la casa e la vivibilità urbana. Tra i settori chiave su cui dover misurare la discontinuità dell’amministrazione, sicuramente quello dei trasporti "Entro il 2015 – spiega Marino – ci saranno nuove corsie preferenziali per aumentare la velocità di percorrenza dei bus, entro Pasqua 2016 verrà aperta la stazione di Vigna Clara, chiusa da 25 anni, entro il 2016 è prevista l’apertura del tratto della metro C fino a San Giovanni". Il sindaco assicura che Atac sarà risanata ("Ci saranno partner industriali, una nuova governance e un nuovo management dopo l’approvazione del bilancio" mentre nel 2015 saranno acquistati "200 nuovi bus").
Quanto alle new entry in Giunta, per il neo vicesindaco Marco Causi si tratta di un ritorno al Campidoglio: "Ho lavorato qui sette anni, tornare qui è molto emozionante – afferma il deputato del Pd -: mi è stato chiesto di dare un contributo e cercherò di fare quel che posso".
Polemiche da sinistra sulla nomina di Stefano Esposito, neo assessore ai Trasporti, dichiaratamente favorevole alla Tav Torino-Lione: "Un grande orgoglio, un enorme impegno, una grande sfida" scrive su Twitter il senatore del Pd. Il capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola, gli ha regalato polemicamente un libro di Erri De Luca sulla Tav: "La Giunta annunciata – spiega – è un prodotto fatto di continuità con il vecchio centrosinistra misto a iperrenzismo. Il monocolore Pd vola basso. Valuteremo atto per atto a partire dall’assestamento di bilancio".
Di fronte alle polemiche scoppiate sul doppio impegno di parlamentari e di assessori, Esposito assicura – facendo riferimento a lui e a Causi – che "stare in Parlamento significa dare una mano a Roma. I due assessori parlamentari non costeranno un centesimo al Comune".
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