Dura critica di Massimo Corsaro, vicepresidente deputati PdL, al presidente della Camera Gianfranco Fini, che – secondo l’esponente del Popolo della Libertà – non ha rispettato mai il suo ruolo “super partes”, ruolo che un rappresentante delle istituzioni dovrebbe sempre considerare.
"L’elezione diretta del Presidente della Repubblica da parte dei cittadini e’ un obiettivo storico per la costruzione di una vera sovranita’ popolare, oggi reso possibile dal primo voto favorevole espresso dal Senato. E’ gia’ curioso che Gianfranco Fini, di cui si ricorda una personale campagna elettorale intitolata ‘Chiari e coerenti per il presidenzialismo’ non abbia aggiunto la sua alle tante voci che hanno espresso compiacimento per questo fondamentale passaggio, ma le sue giravolte non fanno ormai piu’ notizia. Cio’ che e’ ingiustificabile invece – sottolinea Corsaro – e’ che l’attuale Presidente della Camera, oggi 25 luglio, descriva il provvedimento come ‘un’operazione di propaganda che deve essere condannata’ accusando il Pdl di ‘confondere propaganda e politica’".
Per Corsaro “non si e’ mai visto nella storia che un Presidente di un ramo del Parlamento non solo attacchi il maggior partito rappresentato nell’Istituzione, ma addirittura esprima a priori un parere politicamente contrario ad un provvedimento che ancora deve cominciare l’iter nell’Aula che egli stesso e’ chiamato a presiedere al di sopra delle parti. La coerenza e’ certamente una virtu’ di cui Fini ha mostrato di deficere, ma questo e’ affar suo. L’uso parziale e scorretto dell’alta carica Istituzionale fa invece parte delle schifezze per le quali gli italiani sono disgustati da certa politica".
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