Matteo Renzi al termine dell’intervento nello stabilimento Ansaldo Breda a Reggio Calabria ha detto: “C’è da rimboccarsi le maniche, costerà fatica e sudore ma noi questo Paese lo cambieremo. Il meglio deve ancora arrivare”. Il premier ha parlato dell’eccellenza di una officina nella quale vengono prodotti treni e metropolitane che vengono esportati anche all’estero in grandi città come Taipei, Honolulu e Copenaghen.
"E’ la prima volta che nel mio giro trimestrale in Calabria sono felicemente circondato dal nuovo sindaco di Reggio Calabria e dal nuovo presidente della Regione". E’ il saluto che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha rivolto a Giuseppe Falcomatà e Mario Oliverio, seduti allo stesso tavolo nella visita istituzionale alle Officine dell’Ansaldo Breda e neo eletti alle ultime consultazioni elettorali. "Il futuro della Calabria e di questa città – ha aggiunto Renzi parlando al pubblico presente, tra cui operai, sindacalisti ed esponenti delle istituzioni – passa anche da voi. Non lasciateli soli, noi non li lasceremo soli".
Rivolgendosi più direttamente a Falcomatà, il premier ha assicurato: "Lavoreremo insieme perchè Reggio Calabria diventi Reggio e non il problema del Paese". Parlando invece al governatore Oliverio, Renzi ha ricordato: "Ci siamo visti a Cosenza durante la campagna elettorale, io ero segretario del Pd e lo sono ancora. Quello che ci siamo detti in campagna elettorale deve diventare realtà".
"Il lavoro e’ garantito fino al 2018. Questo stabilimento di Reggio Calabria non avra’ una data di scadenza". L’importante insediamento industriale della zona sud cittadina vive infatti un momento di incertezza per via dell’ipotesi di vendita. "Anche se sara’ piu’ difficile – ha continuato Renzi – e’ pronto un piano B che potrebbe risolvere la situazione anche a Palermo”.
La visita del premier si è conclusa in tempi brevissimi. Folta la delegazione che accompagnava il Premier. Fra questi il sottosegretario Del Rio, l’amministratore delegato di Finmeccanica, Mauro Moretti, il sottosegretario Marco Minniti, il Ministro Lanzetta. All’esterno delle Officine si è registrato qualche attimo di tensione fra alcuni esponenti della Fiom e le forze dell’ordine. Alcuni hanno tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine con la speranza di poter parlare con il premier. Lo scopo era quello di manifestare al presidente del Consiglio il disagio che vivono le famiglie a causa della precarietà del lavoro. I manifestanti hanno anche chiesto che una delegazione potesse incontrare Renzi. Tutto inutile. Matteo ha concluso la visita ed è andato via senza fermarsi. Ha anche ribadito che ogni tre mesi sarà in Calabria per seguire da vicino le problematiche della Regione. Per un dialogo diretto con i lavoratori sarà per la prossima volta.
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