“Ogni giorno su giornali locali e cronache cittadine si ripetono le singole denunce di cittadini e comitati sul proliferare del fenomeno della prostituzione in strada e sotto le abitazioni dei romani, in zone centrali ma anche in quelle più periferiche. A questi richiami il Sindaco Marino e la maggioranza sembrerebbero essere sordi e, proprio oggi, tanto per distrarre nuovamente l’opinione pubblica, ecco la proposta di portare il registro delle unioni civili in Campidoglio. E’ l’ennesimo caso buffo di come la politica stia continuando a trascurare le vere priorità di Roma, ed è in base a questo approccio che il vecchio nuovo centrosinistra veltronian-renziano fatto di immagine e passeggiate in bici continua a galleggiare”, così dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere della Regione Lazio, facendo seguito alle numerose denunce arrivate in queste ore.
“La questione delle unioni civili è stata già un flop negli altri comuni così come nei municipi di Roma che l’hanno voluta adottare, ma addirittura in Francia, dove il provvedimento è stato sponsorizzato in pompa magna, ad oggi sono meno di 70 le coppie gay in tutta la Nazione che hanno contratto matrimonio. Credo sia necessario discutere delle priorità, in base a un’agenda che noi continuiamo a credere sia rappresentata dalle segnalazioni e dalle esigenze manifestate quotidianamente dai cittadini. E’ il caso oggi della prostituzione, ritornata in forma esponenziale a Via Togliatti come a Portuense, Marconi, sulla Salaria e in diverse altre zone della Capitale. Marino provveda a intervenire, anche perché Roma è senza comandante della Polizia Locale di Roma Capitale e con gli agenti maggiormente distratti sui Fori Imperiali”, conclude Santori.
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