Il governo di Barack Obama non ha rilasciato ieri alcun commento in merito al duro intervento pronunciato dal presidente argentino, Cristina Kirchner, davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, uno dei discorsi piu’ duri rivolti a Washington. Kirchner ha criticato duramente la politica di Obama contro il terrorismo internazionale, l’opacita’ che ha circondato l’eliminazione di Osama Bin Laden e l’irresponsabilita’ che Washington avrebbe dimostrato concedendo finanziamenti e inviando armi a gruppi violenti.
Il discorso di Kirchner e il silenzio degli Stati Uniti confermano che le relazioni tra i due paesi, complice lo scontro tra Buenos Aires e i cosiddetti "fondi avvoltoio", attraversa un momento molto delicato, come hanno riconosciuto alcuni funzionari del governo di Washington al quotidiano "La Nacion".
In questo momento, l’Argentina e’ completamente estranea al quadro delle alleanze e all’agenda del dipartimento di Stato Usa. "All’Argentina non va giu’ il fatto di non occupare un ruolo di peso nella strategia nella regione", ha dichiarato a "La Nacion" Mark Jones della Rice University. Secondo lo specialista, l’Argentina non e’ uno dei paesi "prioritari" ne’ una delle nazioni che potrebbero fare la differenza grazie al proprio "peso specifico". L’unica reazione suscitata dal discorso del presidente argentino, e’ stato un richiamo agli oratori ad attenersi ai minuti previsti per ciascun intervento.
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