
Matteo Renzi, intervenendo oggi a Torino alla festa del Pd, ha lanciato un messaggio ai vertici del Partito Democratico: “Se la legge elettorale vogliono farla, si fa in sei mesi. Il Pd deve dire che si deve fare". Secondo il sindaco di Firenze, per riavvicinare la gente alla politica, si deve dare priorità a certi temi, come “riduzione dei costi della politica, dimezzamento del numero dei parlamentari, legge elettorale degna di questo nome e l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti". La legge elettorale va fatta subito: secondo Renzi “il Pd aiuta il governo, l’Italia e la stabilità se si fa sentire sulla legge elettorale. Il Pd deve essere quello che dice facciamo la riforma elettorale, non complicando regole del gioco, ma facendo una legge semplice”.
Tornando sul tema del finanziamento pubblico ai partiti: “Non vivo il tema del finanziamento pubblico ai partiti in modo ideologico, continuo a pensare che sia un tema cruciale perche’ la crisi che stiamo vivendo e’ anche di scollamento fra cittadini e politici, quindi bisogna dimostrare di essere bravi a fare politica. E’ fondamentale recuperare la credibilita’ verso i cittadini". "Vorrei che si abolisse – ha aggiunto – perche’ e’ un modo per andare a recuperare dei voti a Grillo; chi lo ha votato lo ha fatto perche’ era stufo di noi". "Chi ha votato Grillo lo ha fatto non perchè entusiasta del programma del Movimento 5 stelle ma perché non ne poteva più di noi”, ha ribadito, “allora iniziamo a cambiare dal finanziamento pubblico ai partiti".
Secondo il leader dei rottamatori, i tempi della politica romana sono come quelli di Beautiful. Oppure, è “come entrare in un cartone animato di Holly e Benji: partiva un tiro e per vedere se faceva goal dovevi aspettare tre puntate, o come una puntata di Beautiful che per vedere un bacio aspetti otto interruzioni pubblicitarie e tre puntate. La politica romana e’ questa, tutte le volte e’ la settimana decisiva e poi non succede niente. In politica tutte le volte partono le settimane e dico, questa e’ la decisiva, siamo alla 23esima settimana decisiva di questa legislatura, all’ottocentesima da quando facciamo politica ma non succede mai niente”, non si arriva mai da nessuna parte.