Folla per Matteo Renzi nonostante il maltempo, in provincia di Milano, alla festa del Pd a Sesto San Giovanni. Nell’area al coperto del ‘carro ponte’, si sono affollate in attesa dell’intervento del sindaco di Firenze oltre duemila persone. Renzi non ha potuto utilizzare il palco destinato ai concerti causa maltempo e quindi il suo comizio si è tenuto nello stesso spazio, all’interno, in cui ieri sabato sera ha parlato Pier Luigi Bersani. Numerosi i giovani sostenitori di Renzi con le magliette con la scritta ‘Il futuro e’ adesso!’.
Il rottamatore per eccellenza durante il suo comizio critica la protesta attuata nei giorni scorsi dai deputati del MoVimento 5 Stelle contro la deroga all’articolo 138 della Costituzione. "Ti pagano per risolvere i problemi, fallo. Sali sul tetto della Camera per difendere la Costituzione, ma e’ al piano di sotto che la devi difendere", sottolinea. La verità, aggiunge, è che i grillini “avevano l’occasione di cambiare l’Italia e l’hanno buttata via".
Parlando della attuale situazione politica italiana, Renzi afferma: "Se c’e’ il governo delle larghe intese e’ colpa nostra perche’ in campagna elettorale abbiamo disquisito di tacchini e giaguari”. Ma “c’è un unico modo per mandare in pensione il governo delle larghe intese ed è una legge elettorale degna di questo nome". Altrimenti non si muoverà nulla. Anche perché, sostiene il primo cittadino del capoluogo toscano, “al centro-destra conviene stare nella condizioni in cui sta. Loro hanno paura delle elezioni". Nel Pdl "prevale la linea di restare al governo. A Silvio Berlusconi conviene", perche’ se si dovesse andare al voto "non succedera’ come l’altra volta: questa volta li asfalteremmo".
"Di tutte le promesse elettorali che Berlusconi ha fatto, nessuna è stata realizzata tranne quella che abbiamo realizzato noi con il nostro governo", ovvero l’abolizione dell’Imu sulla prima casa. "Berlusconi ha giocato sull’avere degli avversari, è una tecnica. A lui faceva comodo avere degli avversari, perché più aveva avversari più raccoglieva voti".
Parlando ai suoi, soprattutto ai giovani presenti all’appuntamento, Renzi dice: “Io dico ai renziani ‘guarite, è una malattia’. Ai ragazzi e alle ragazze di oggi dobbiamo dire che non si devono chiamare con il cognome di un altro ma con la forza delle loro idee". ”Io non sono ne’ una superstar ne’ un punto di riferimento. Anzi il fatto che io sia uno dei candidati dice quanto siamo messi male. Se c’e’ qualcuno abituato a salire sul carro per convenienza sappia che noi siamo abituati a farli scendere”, le prossime primarie “non sono una rivincita di quelle precedenti”.
Parlando del sostegno ricevuto da alcuni dirigenti del Pd nelle ultime settimane, “non mi preoccupano ne’ l’endorsement dell’uno ne’ dell’altro, mi preoccupa che il Pd non si renda conto del casino in cui ci siamo cacciati. Io credo che dobbiamo essere seri”.
Discussione su questo articolo