Definisce la sua "ossessione" dare il protagonismo agli elettori Pippo Civati, candidato alla segreteria del Partito Democratico che, in una intervista all’Unità afferma: "Abbiamo un grande elettorato e un piccolo partito. Dobbiamo aprirci". Sulle regole per le prossime elezioni aggiunge: "Si deve ripartire da uno schema simile al Mattarellum perché dia governabilità più sicura".
Ed in merito alla sua scelta dice: "Ho dovuto prendere posizioni dure anche per me, non sono uno spregiudicato, senza riferimenti a nessuno. Ho raccolto il disagio e il bisogno fortissimo di cambiamento nel Paese, ma è un bisogno senza una ‘casa’. Dovremmo darla noi". E spiega che i punti cardine della sua mozione sono i contenuti del suo manifesto: "Il fulcro è quella che chiamo l’ossessione del protagonismo degli elettori del Pd. Perché una lunga storia di delusioni ha allontanato gli elettori dal campo del centrosinistra, quello che voglio ricostruire. Voglio un partito in cui ci sia anche Sel, come avevamo promesso in campagna elettorale. Sono quattr’anni che faccio notare l’opportunità che questi movimenti hanno per il Pd, non sono stato ascoltato, spero di esserlo dal 9 dicembre in poi".
Poi racconta il suo Pd nei rapporti con l’Europa: "Vorrei il Pse aperto all’alleanza dei progressisti sull’idea dell’Ulivo. Interloquire con i Verdi e la sinistra e vorrei conservare la linea che va da Prodi a Delors".
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