La notizia è finita nei tg e sui siti web di tutto il mondo. Era partita ieri sera dal porto di Civitavecchia la nave Costa Concordia: dopo appena due ore, il primo spavento. Racconta Luciano Castro, uno dei testimoni: "Stavamo cenando quando e’ andata via la luce, abbiamo sentito un colpo e un boato, e le stoviglie sono cadute per terra". La nave aveva colpito uno scoglio, e cominciava ad inclinarsi pericolosamente. E così si invitano i passeggeri ad indossare i salvagente: solo una misura preventiva, informa l’equipaggio. Poi però viene dato l’ordine di abbandonare la nave, con la conferma che la nave si è incagliata e che sta imbarcando acqua.
La nave si e’ incagliata ieri sera a ridosso degli scogli di Punta Gabbianara, all’isola del Giglio (Grosseto). Mara Parmegiani, giornalista come Castro, anche lei per caso tra i crocieristi della Concordia, parla di "scene da Titanic", e aggiunge: "Si era capito subito che la nave aveva urtato qualcosa, altro che guasto elettrico!".
Dopo l’incidente il bilancio, per ora, è di 3 morti e 14 di feriti. I tre morti accertati sono due turisti francesi e un peruviano membro dell’equipaggio. A quanto si apprende, si sta ridimensionando il numero dei dispersi (circa 50) anche se mancano ancora dati ufficiali. Quattro cittadini americani che mancavano all’appello sono stati rintracciati in buone condizioni.
Erano oltre 4mila le persone a bordo, fra passeggeri e membri dell’equipaggio. Intanto i soccorsi vanno avanti: elicotteri e barche ispezionano anche il mare, i passeggeri vengono portati con navi e traghetti di altre compagnie a Porto Santo Stefano.
Sulla fiancata sinistra della nave da crociera Costa Concordia c’e’ uno squarcio di 70 metri: il natante è inclinato di 80 gradi.
Un’altra giornalista a bordo, Patrizia Perilli, racconta: "A bordo c’erano molti bambini e anziani. Quando c’e’ stato l’incidente, la gente e’ entrata nel panico. Correvano tutti per la nave cercando di ritrovare i propri parenti. Alcuni urlavano, altri piangevano disperati e terrorizzati. E’ stato un inferno".
Un’altra testimonianza parla di un equipaggio che diceva ai passeggeri di tornare nelle proprie cabine. Altri testimoni raccontano: "Eravamo nel caos piu’ totale, nessuno anche tra l’equipaggio sapeva darci indicazioni precise. Appena la nave ha cominciato ad inclinarsi, e tutti siamo stati sbattuti da una parte all’altra, cadendo e ferendoci, abbiamo deciso di andare fuori, a cercare le scialuppe di salvataggio. E’ stato drammatico e c’e’ voluta piu’ di un’ora per abbandonare la nave". Davvero "una esperienza allucinante", racconta un altro passeggero che si è salvato.
PROSEGUONO LE OPERAZIONI DI SOCCORSO Sono 12 i mezzi navali e 9 gli elicotteri impegnati nelle operazioni di soccorso alla nave Costa Concordia, davanti all’isola del Giglio. Dei mezzi navali, otto sono della guardia costiera, che ha impegnato mezzi dei comandi che vanno da Livorno a Civitavecchia, tre della guardia di finanza e uno dei carabinieri. Tra gli elicotteri, che operano in modo alternato, quelli di guardia costiera, marina, aeronautica, corpo forestale e guardia di finanza.
IL CORDOGLIO DI NAPOLITANO Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è in contatto con il Prefetto di Grosseto, Giuseppe Linardi, al quale ha chiesto di rappresentare "i sentimenti di cordoglio e di solidarietà ai familiari delle vittime, di augurio di pronta guarigione ai feriti, di vicinanza a quanti hanno vissuto la terribile esperienza del naufragio".
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