Non e’ piu’ contro ignoti l’inchiesta aperta dalla Procura di Nicosia sulla morte di una donna di Gangi (Pa) di 40 anni, Antonina Seminara, deceduta poche ore dopo aver subito un taglio cesareo per l’estrazione del feto gia’ senza vita. Sono sei le persone a cui i pm hanno notificato l’avviso di garanzia per omicidio colposo e aborto colposo in concorso: due ginecologi, un anestesista, due ostetrici ed un operatore del 118. L’iscrizione nel registro degli indagati e’, in questi casi, un atto dovuto che consente ai sanitari coinvolti nella vicenda di nominare consulenti che possono partecipare al compimento degli atti irripetibili: come le due autopsie sui corpi della donna e del figlio che verranno eseguite tra domani e dopodomani.
Per chiarire cosa sia accaduto, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ieri, ha inviato in Sicilia gli ispettori del ministero e accertamenti sono stati disposti anche dall’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino. Antonella Seminara, incinta di otto mesi e alla sua prima gravidanza, e’ morta mentre l’elicottero dell’elisoccorso la trasportava dall’ospedale Basilotta di Nicosia (Enna) al nosocomio di Sciacca.
A Nicosia la puerpera e’ giunta alle 20.10 di domenica, accusando un forte dolore addominale. L’ecografia ha subito attestato l’assenza di attivita’ cardiaca del feto e un distacco di placenta. Sottoposta al cesareo ed estratto il bimbo gia’ morto, si e’ deciso il ricovero urgente in un reparto di Terapia intensiva perche’ la paziente ha avuto una forte emorragia interna. Ma il mezzo dell’elisoccorso di Caltanissetta, che avrebbe dovuto condurre la donna in un centro attrezzato, era guasto. Attraverso i carabinieri, ne e’ stato chiamato un altro da Palermo, che sarebbe dovuto giungere 30 minuti dopo la mezzanotte, ma a causa delle folate di vento, ha ritardato l’atterraggio. Intanto, le condizioni della Seminara sono peggiorate. La paziente e’ morta in volo per lo shock emorragico e l’elicottero ha raggiunto il nosocomio oltre due ore dopo l’intervento. L’inchiesta aperta dal ministro dovra’ verificare le modalita’ organizzative di trasporto, il percorso diagnostico e terapeutico e la distribuzione dei posti di Rianimazione nelle varie province.
Sulla vicenda e’ intervenuto in serata anche il Governatore siciliano Rosario Crocetta che ha reso noto che: ”la giunta di governo ha deciso di disporre che le aziende sanitarie, nel rispetto degli standard di sicurezza, completino il potenziamento dei punti nascita previsti dalla programmazione regionale assicurandone l’adeguamento degli organici ricorrendo a tutti gli strumenti previsti dalla normativa vigente”.
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