Don Mauro ieri sera rientrando da un suo giro del quartiere ha deciso di fermarsi nella cappella per pregare. "Non lo faccio mai – racconta oggi il parroco della chiesetta che si trova all’interno dell’ospedale San Giuseppe – qualcosa mi ha spinto….". Appena e’ entrato ha sentito come un miagolio: era un neonato abbandonato sui gradini dell’altare. Un maschietto, quasi sicuramente di origine asiatiche, peso 2 kg, una decina di giorni di vita. Adesso e’ ricoverato nella nursery, sta bene ed e’ arrivato a fare compagnia ad un altro maschietto anche lui solo, lasciato in ospedale alcune settimane fa dalla madre, scappata subito dopo il parto. Si chiamera’ Giacomo, come il santo festeggiato ieri, il bimbo abbandonato nella cappella dell’ospedale San Giuseppe, struttura che si trova nel centro di Milano, via San Vittore, poche decine di metri dalla basilica di Sant’Ambrogio. Lo ha trovato Don Mauro Galli verso le 23 di ieri sera.
"Quando ho capito che non era un gattino e un animaletto come avevo pensato, non l’ho voluto toccare temendo di combinare qualche guaio – racconta il parroco – cosi’ mi sono messo a correre verso il pronto soccorso e il personale mi ha detto che potevo tornare a prendere il bimbo".
Il piccolino e’ stato quindi preso in consegna dalla struttura sanitaria, mentre partiva il protocollo previsto per queste situazioni. Stamattina l’ospedale ha emesso un ‘bollettino’ ufficiale: Giacomo sta bene, i parametri sono nella norma, il peso e’ quello di un bimbo ‘verosimilmente’ di origine asiatica.
Le indagini per rintracciare la madre e chi l’ha abbandonato sono scattate subito. La cappella e’ accessibile solo dall’ingresso principale, e’ aperta 24 ore su 24, ed e’ dotata di telecamere di sorveglianza. Non si sa esistono registrazioni e se siano state acquisite. Sembra invece certo che il bimbo non e’ stato partorito al San Giuseppe.
La scelta su questo ospedale potrebbe essere caduta per la sua posizione centrale e per il via vai di gente anche di sera. Ieri notte pero’ pioveva e infatti chi ha portato il bimbo nella cappelletta si e’ preoccupato di coprirlo alla meglio e adagiarlo su una federa per proteggerlo dal freddo marmo dei grandini.
"Dentro la drammaticita’ della storia c’e’ un grido di aiuto e speranza – dice ora Don Mauro che stamattina e’ andata a dare un’occhiata al neonato in reparto – chi ha abbandonato il bimbo si e’ preoccupato di non fargli correre troppi rischi". Cosi’ Giacomo ora dorme tranquillo nella culla del nursery, coccolato da tutto il personale sanitario. Non e’ l’unico in quel reparto che non ha avuto un debutto felice nella vita. C’e’ un altro maschietto abbandonato settimane fa. La mamma e’ scappata dall’ospedale subito dopo averlo partorito. Per lui presto sara’ trovata una nuova famiglia.
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