Milan, Inzaghi: ‘non lontani dalla Juve, ma pensiamo all’Empoli’

L’importante e’ non perdere di vista l’obiettivo. Filippo Inzaghi sa bene cosa voglia dire partire da zero e arrivare in alto. Lo puo’ spiegare bene lui, attaccante di fama mondiale non dotato di grande tecnica e piedi buoni: lui e’ la dimostrazione che con la forza di volonta’ si puo’ arrivare ovunque. Il Milan di oggi deve ragionare in questo modo, senza illudersi che dopo pochi mesi di lavoro l’obiettivo sia gia’ raggiunto. Poco importa se dopo la sconfitta contro la Juventus e alla vigilia della gara di Empoli arrivi anche la prima tirata d’orecchie dal presidente Silvio Berlusconi ("Non hanno fatto quello che ho detto").

Il tecnico non si scompone, ma tra le righe cerca di ridimensionare l’ambiente e anche le velleita’ presidenziali: "Non si commentano mai le sue parole, ma ricordo che sabato e’ stata una gara difficile ma anche una grande partita da parte nostra, per spirito e sacrificio. La Juve e’ una corazzata, giocarsela alla pari sarebbe stato pretendere troppo. La Juventus ha tirato cinque volte in porta, noi tre, non molto meno. Loro non prendono gol dal 28 aprile scorso e non dimentichiamoci che se ci fosse stato dato il rigore, che c’era, ora si direbbe altro. Devo guardare la prestazione, ma adesso pensiamo all’Empoli. Abbiamo dimostrato di non essere lontani da loro, ma ora i pensieri vanno all’Empoli". Realismo doveroso da parte del giovane allenatore, che in dichiarazioni e ragionamenti potrebbe competere con i suoi colleghi veterani.

Giusto non illudere facilmente nessuno, ma pensare al presente e a quello che questo gruppo ha ottenuto in questo mese di campionato: "Non posso pensare alle prossime partite e a quanti punti faremo, ma comunque avrei firmato per avere sei punti dopo tre gare. Quando una squadra e’ in crescita, deve trovare certezze, per questo sarebbe importante fare una gara importante domani: lo spirito sara’ lo stesso delle scorse gare". Il calendario sorride al Milan, che nelle prossime partite affrontera’, oltre all’Empoli, anche il Cesena e il Chievo. Possibile un parziale turnover nella gara di domani, dopo l’enorme quantita’ di energie sprecato contro la Juventus: "Ho provato qualcosa come alternative in allenamento, ma domani mattina nella rifinitura sciogliero’ i dubbi, abbiamo gente fresca e pronta. Abbiamo speso molto sabato dal punto di vista mentale, ma oggi e’ difficile dire chi giochera’. Qualche elemento fresco ho intenzione di provarlo, domani puo’ darci buone indicazione". Chiaro riferimento ai "nuovi" Van Ginkel e Torres, che domani al Castellani partiranno dal primo minuto, salvo ripensamenti dell’ultimo minuto: "Torres e Van Ginkel stanno bene, Fernando e’ entrato con lo spirito giusto contro la Juve. Van Ginkel e’ giovane, mi sembra pronto, vediamo se sara’ il caso di schierarlo dall’inizio". Proprio parlando di centrocampo, a molti il Milan e’ apparso rinunciatario contro i bianconeri, con un baricentro molto basso rispetto a Parma.

Non una volonta’ del tecnico: "Il baricentro dipende dagli avversari, abbiamo fatto la stessa partita di Parma, era stata fatta in un certo modo, per limitare i danni. Se al 70esimo minuto Pogba non si inventa la giocata, forse pareggiamo, se ci danno quello che tutti hanno visto. La superiorita’ della Juve non si puo’ nascondere. L’idea e’ quella di tenere sempre il baricentro nella meta’ campo avversaria". L’idea e’ questa, nonostante in mediana manchi una certa qualita’ che costringe il reparto a quei famosi lanci lunghi indigesti al presidente rossonero: "A centrocampo avremo qualita’ con Van Ginkel: abbiamo diverse soluzioni, a Parma abbiamo giocato bene, ma in Italia c’e’ sempre qualcosa da ridire, i centrocampisti hanno fatto bene, anche se Montolivo non si sostituisce facilmente. Van Ginkel l’ho visto poco ma sembra di grande prestanza fisica, l’abbiamo preso perche’ ci puo’ dare una grande mano". Inzaghi ora vuole pensare solo all’Empoli e si gode la telefonata odierna di Silvio Berlusconi, che scaccia qualsiasi malumore: "Ho parlato con il Presidente, mi ha dato forza. Il morale e’ altissimo". Poche parole possono cambiare l’umore e farlo dormire qualche ora in piu’ questa notte.