"Questa sera vogliamo testimoniare che il nostro e’ un partito unito, perbene e credo che il partito che sta lontano dalla criminalita’ siamo noi". Lo ha detto il sindaco di Roma, Ignazio Marino, nel corso del suo intervento dell’assemblea pubblica che si sta svolgendo al circolo Elsa Morante. "Questa mattina sono stato dal procuratore Pignatone gli ho detto grazie – ha aggiunto -. Ci sara’ qualcuno che ha sbagliato nel nostro partito ma tutto quell’impianto criminale nasce nella destra di Gianni Alemanno. Non accettiamo che Berlusconi ci dica cosa fare, lui che sta scontando una pena".
Poi si rivolge ai consiglieri del Movimento 5 Stelle: "Quelli del M5S li ho conosciuti in questi mesi e credo che siano persone perbene ma se vogliono dimostrarlo non devono scappare e dire le cose che dice Silvio Berlusconi, devono prendersi le loro responsabilità". "E’ anche vero che non e’ compito nostro fare indagini e dare giudizi, per quello ci sono altre istituzioni, ma noi la pulizia l’abbiamo fatta da subito a cominciare da quella ferita infame che e’ Malagrotta – ha proseguito -. Il nostro contributo lo abbiamo dato e continueremo a darlo. Non mi sento commissariato".
"Orfini ha detto bene e usato espressioni dure, ma per me le correnti non sono mai esistite e quando mi chiedevano di quale corrente era un determinato consigliere rispondevo che non lo sapevo – ha spiegato Marino -. Il nostro partito e’ la gente, la squadra dei 15 presidenti dei municipi, la vera classe futura dei dirigenti, che hanno deciso di accettare i tagli perche’ non avevamo soldi. In questi giorni tantissimi mi hanno espresso supporto e mi fa sentire una grande responsabilita’ che credo dobbiamo dividere tutti insieme, perche’ questa citta’ non merita quelle ferite assurde che leggiamo sui quotidiani – ha concluso -. Sia io che Nicola Zingaretti nell’andare avanti con le opere non procederemo se non ascoltando la gente che vive nei quartieri".
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