"Non li abbiamo espulsi, abbiamo solo preso atto delle loro dimissioni", "hanno violato il regolamento", "il post è stato concordato con Grillo, con il quale ci sentiamo in continuazione. È il nostro garante. Abbiamo cercato fino all’ultimo di trovare una mediazione, di far rientrare le dimissioni". Così Maurizio Santangelo, capogruppo grillino a Palazzo Madama, in una intervista a Repubblica ripercorre l’espulsione dei cinque senatori dimissionari. Precisa che "nel regolamento non c’è un percorso che ti conduce alle dimissioni. Sulle dimissioni non c’è un regolamento. Se tu prendi e vai a casa non c’è scritto e specificato in un regolamento. Loro sono fuori perché sono andati contro una decisione di tipo politico, contravvenendo a delle regole base: ascoltare il territorio, decidere in maggioranza e accettare la decisione della Rete".
E aggiunge: "Non può essere contestata la volontà dei nostri iscritti. Noi da portavoce prendiamo atto di queste decisioni. Se non le accetti, scegli di andare via. Nel Movimento non stai in Purgatorio, abbiamo l’esigenza di avere le idee sempre chiare. Hanno addotto motivi che ci sfuggono, magari li capiremo tra qualche mesetto…". Loro però sostengono di voler restare nel gruppo, dimettendosi solo da senatori: "Capisco, ma non sono scindibili le due cose".