Quanti sono davvero gli italiani in Europa? Sappiamo che secondo le statistiche ufficiali, gli italiani residenti nell’Unione Europea regolarmente iscritti all’AIRE sono 2,2 milioni. Ma ora arriva una nuova stima, sulla base dei profili Facebook. Infatti, secondo un’analisi di Ettore Recchi, Lorenzo Gabrielli e Lorenzo G. Baglioni pubblicata su neodemos.info, i connazionali che effettivamente si trovano nella UE sono quasi un milione in più.
Gli autori dello studio sono giunti a questo risultato usando in modo innovativo le statistiche degli utenti di Facebook. Le stime ufficiali, viene spiegato, sottostimano l’entità della diaspora italiana, specialmente in uno spazio sovranazionale come l’Unione europea.
“Il nostro censimento degli italiani in UE attraverso Facebook (UE28 immediatamente prima del Brexit, nel dicembre 2019) ne stima poco più di 3.100.000, una cifra dunque ben superiore ai residenti in forma ufficiale”, spiegano gli autori dell’analisi. “Questa stima si basa sul numero effettivo di profili che indicano l’italiano come lingua principale dell’utente Facebook, ponderato per il tasso di penetrazione di Facebook per fasce d’età, genere e livello di istruzione (laurea o diploma inferiore)”.
“La presenza italiana in Europa – si spiega ancora – non appare ripartita uniformemente tra i paesi che ne fanno parte, ma mostra concentrazioni differenziate, con tutta probabilità imputabili a presenze diasporiche consolidate, a legami preferenziali di tipo culturale e a opportunità di studio e di lavoro ritenute più appetibili di quelle domestiche”.
Come nelle rilevazioni ufficiali, e considerando la popolazione con più di 15 anni, il paese che accoglie il maggior numero di italiani è la Germania (1.198.032), che concentra più di un terzo delle presenze rilevate in Europa. A distanza, seguono la Gran Bretagna (14%) la Francia (13%)), la Spagna (10%) e il Belgio (6%).
Dalla ricerca emerge quindi “una popolazione di italiani-europei superiore di circa il 50% rispetto ai dati dell’Anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero (AIRE) e di circa il 100% rispetto ai dati Eurostat”, proseguono Recchi, Gabrielli e Baglioni.
“Le disparità rispetto ai dati ufficiali risultano più o meno marcate a seconda dei paesi e del profilo demografico della diaspora. Nel suo complesso, la diaspora italiana in Europa mostra una presenza leggermente più alta di uomini, prevale la classe di età degli ultra 64enni rispetto a quella dei 35-64enni e si verifica una maggior presenza di laureati. Si rileva inoltre una forte stabilità della dimensione demografica di questa diaspora, che non subisce sostanziali variazioni nemmeno al momento della serrata per la pandemia Covid-19″.
Gli italiani residenti in Europa rappresentano in ogni caso, secondo tutte le stime, la fetta più grande della torta che riguarda il totale degli italiani nel mondo (parliamo sempre di quelli iscritti all’AIRE). I connazionali residenti nell’Unione Europea sono anche i più “politicizzati”, ovvero più in contatto con la realtà italiana e di conseguenza più influenzati dalla politica dello Stivale.